Via pusher e sbandati dall’ex Telecom. Il sindaco Mancinelli firma l'ordinanza: «Va messo in sicurezza»

Via pusher e sbandati dall’ex Telecom. Il sindaco Mancinelli firma l'ordinanza: «Va messo in sicurezza»
Via pusher e sbandati dall’ex Telecom. Il sindaco Mancinelli firma l'ordinanza: «Va messo in sicurezza»
di Federica Serfilippi
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Martedì 23 Agosto 2022, 05:45

ANCONA - Il rifugio di pusher, tossicodipendenti e sbandati non deve più rappresentare un pericolo per il quartiere delle Grazie. È stata firmata dal sindaco Valeria Mancinelli l’ordinanza con cui viene imposto alla società Prelios Spa di «mettere immediatamente in sicurezza l’edificio ex Telecom» per impedire «l’accesso agli estranei nella proprietà».

 
Il pugno duro


La decisione del primo cittadino, stabilita nei giorni scorsi, è stata presa dopo le plurime segnalazioni dei residenti, che lamentavano il totale degrado dell’edificio, e il blitz che all’inizio del mese aveva portato i carabinieri del Norm ad allontanare quattro sbandati che senza titolo avevano occupato i piani alti dello stabile.

Uno di questi, un albanese di 37 anni, era stato anche denunciato a piede libero per detenzione ai fini di spaccio. Con sè, infatti, aveva 15 grammi di crack e 7 di cocaina. Parte del report di tale operazione è stata compresa nell’ordinanza sindacale per la messa in sicurezza dell’edificio, che ha un ingresso in via Torresi e un altro in via della Montagnola. 

L'occupazione


Nello specifico, si dà atto dell’intervento dei carabinieri nel palazzo «occupato abusivamente da diverse persone dedite allo spaccio». E ancora, il palazzo «risulta completamente abbandonato ed accessibile agli estranei, dato che gli ingressi non sono stati messi in sicurezza». Preso atto che «lo stato di abbandono in cui attualmente versa la suddetta ex sede della Telecom favorisce fenomeni criminosi o di illegalità, quali lo spaccio di stupefacenti, quindi si ritiene di dover intervenire ordinando alla proprietà di mettere immediatamente in sicurezza l’edificio al fine di impedire l’accesso agli estranei». Come riportato nell’ordinanza, lo stabile risulta essere di proprietà del fondo Raissa facente capo alla società Prelisios Spa con sede a Milano. Il documento, per opportuna conoscenza, è stato inviato anche alla Prefettura, questura, Arma dei carabinieri e polizia locale. L’ultimo blitz delle forze dell’ordine nel simbolo del degrado risale allo scorso venerdì. La polizia aveva trovato all’interno della struttura tre persone che bivaccavano: due uomini, uno della Sierra Leone di 35 anni, richiedente asilo, l’altro del Bangladesh di 40 anni regolare sul territorio nazionale, e una ragazza italiana di 25 anni, con precedenti di polizia. Erano stati tutti identificati ed allontanati dalla struttura. 


Il comitato 


Più volte i residenti di via Torresi, riunitisi in un comitato, avevano segnalato il pericolo rappresentato dall’edificio per l’intero quartiere. Quartiere che era stato visitato dall’assessore alla Sicurezza Stefano Foresi, a cui erano state illustrate dai cittadini le problematiche dell’area: dall’ex Telecom, appunto, alla necessità di sistemare i marciapiedi e i parchi pubblici, passando per le scene di spaccio sotto le finestre delle case. Le parole dell’assessore: «Grazie alle forze dell’ordine per i vari interventi all’interno della struttura». 

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