Escursionisti dispersi sul Conero
dopo il salvataggio arriva la multa

Escursionisti dispersi sul Conero dopo il salvataggio arriva la multa
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Domenica 18 Agosto 2019, 06:40
ANCONA -  «L’errore principale che fanno gli escursionisti sul Conero? Sopravvalutare la loro capacità. Un consiglio? Rimanere sempre lungo i sentieri segnalati, mai addentrarsi verso l’area a picco sul mare. E poi, non dimenticare mai cartina, acqua, attrezzatura adeguata e il cellulare carico». A tracciare le coordinate per gli amanti delle passeggiate sul Monte è Andrea Visconti, il maresciallo a comando della stazione carabinieri forestali del Conero. Venerdì pomeriggio c’era anche lui nella squadra che ha recuperato e tratto in salvo i sette ragazzi residenti nel Fermano che si erano persi in un’area impervia dopo aver perso la rotta per raggiungere la spiaggia delle Due Sorelle. 

 

Alla comitiva, composta da giovani tra i 18 e i 24 anni, nelle prossime ore verrà anche recapitata una multa per essersi addentrati (forse neanche rendendosi conto) nella zona a tutela integrale del parco, quella dove è vietato l’accesso sia per motivi di sicurezza, ma anche per tutelare l’ecosistema. Il valore della sanzione verrà quantificato dall’Ente Parco. Ciascuno potrà arrivare a pagare una multa fino a 300 euro. Il maggior pericolo degli escursionisti è proprio quello di lasciare i sentieri principali per addentrarsi nella zona interdetta. «Comprende tutta quella parte della falesia – sottolinea il comandante Visconti – protesa verso il mare. È un versante instabile, molto difficile da percorrere ed è soggetto a crolli continui. È a tutela integrale perché si è deciso di preservarla al massimo, lasciandola al suo naturale sviluppo. Qui non ci sono sentieri tracciati. Sono presenti ancora vecchi percorsi che, però, non seguono la simbologia attualmente riconosciuta, come le bandiere rosse e bianche. Probabilmente, i sette ragazzi che si sono persi sono stati tratti in inganno proprio dalle vecchie indicazioni». Chi entra in questa fascia incappa in sanzioni. Stessa cosa per chi viene sorpreso ad affrontare il Passo del Lupo, il sentiero che conduce alla spiaggia delle Due Sorelle. La sanzione, in questi casi, ammonta attorno ai 50 euro. «Il percorso – continua il maresciallo – è ancora chiuso a causa della sua pericolosità. Come tutti i tratti lungo quella parte di falesia che guarda verso il mare, è soggetto a crolli improvvisi. Sono solitamente di piccola entità, ma comunque pericolosi per chi si trova a percorrere il passo che è classificabile come un verso sentiero di montagna con due tratti di ferrata». 

Anche quest’anno, carabinieri e Polizia locale di Sirolo hanno eseguito controlli per evitare l’ingresso al passo. «Ma è impossibile controllare tutti» sottolinea Visconti. Tutta la parte più interna del Conero è invece percorribile. «Basta attenersi ai sentieri segnalati dal sito dell’Ente Parco e riportati sulle cartine. L’importante è seguire i percorsi che riportano la segnaletica ufficiale. Sul Conero ci sono sentieri che sono larghi due metri, ma anche quelli un po’ più stretti. Non sono difficili da percorrere e sono adatti a tutti, anche ai bambini». Tra i consigli per gli escursionisti, c’è quello di informarsi prima di mettersi in marcia. «Se si attraversa il Conero – è ancora il pensiero del comandante - non si può fare l’errore di pensare che si arriva direttamente al mare. C’è una montagna da percorrere e per questo bisogna attrezzarsi adeguatamente, scegliendo in anticipo il sentiero dove camminare. Non dimenticare mai la cartina, l’abbigliamento adeguato, l’acqua e il cellulare carico per eventuali segnalazioni o comunque per affidarsi al gps».
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