Elisa, il dolore dietro la bellezza
La morte della ragazza immagine

Elisa, il dolore dietro la bellezza La morte della ragazza immagine
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Giovedì 13 Febbraio 2014, 10:12 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 14:34
OSIMO - Bellissima, ma avvolta da quel manto di tristezza che ai pi riusciva a nascondere. Amata, conosciuta, da qualcuno perfino invidiata perch sembrava perfetta: solare, dinamica, fascinosa. Elisa Caimmi era una di quelle ragazze che certo non passava inosservata, ma che dentro di sé, al di là delle apparenze e della sua bellezza, soffriva, a volte senza neanche sapere lei stessa il perché. Quella sofferenza, quel disagio, quel sentimento di non essere abbastanza, l’ha portata a non vedere via d’uscita e il suo gesto estremo, ieri pomeriggio, ha gettato nello sconforto più profondo il quartiere Guazzatore e tutta Osimo.



All’improvviso, senza lasciare nessuno scritto, ha deciso che non voleva più vivere, che per lei non c’era soluzione per stare bene ed essere felice. E’ entrata nella sua camera da letto, si è girata attorno al collo un lenzuolo, lo ha allacciato all’asta che sorregge la tenda della finestra della sua stanza e si è lasciata andare giù per farla finita, ad appena 23 anni, nel fiore della vita, quando in realtà tutto dovrebbe sembrare possibile. Elisa invece non ce l’ha fatta a superare quella sofferenza interiore. L’adolescenza non è stata facile per lei, nonostante l’oggettiva bellezza voleva sempre di più da se stessa. Da tempo aveva problemi di alimentazione che l’avevano fatta cadere in uno stato depressivo preoccupante. I genitori e la sorella più grande l’hanno seguita fin da subito e hanno cercato di farla curare dal servizio d’igiene mentale di Torrette.



Attualmente seguiva una cura prescrittagli dai medici per gestire i suoi alti e bassi d’umore, per cercare di non vedere sempre tutto così irrisolvibile. Ma da qualche giorno aveva deciso di non prendere più quei farmaci. Ed evidentemente la sua psiche non ha retto più. Quando verso le 16,30 la madre Sabina, insegnante alla scuola materna del Foro Boario, l’ha trovata morta, appesa a quel lenzuolo, si è materializzato il dramma immane che tutta Osimo in poco tempo ha conosciuto sbalordita.



Elisa era molto nota in città e non solo, lavorava infatti da un paio d’anni come ragazza immagine e ingressista al Noir, discoteca di Jesi in cui tutti l’amavano e apprezzavano. Si recava al lavoro nel weekend assieme ad altri ragazzi e ragazze di Osimo, che oggi non si spiegano come sia potuto accadere. Sabato scorso non era però andata perchè non si sentiva bene.



“Era una ragazza splendida, solare, disponibile con tutti, bellissima, aveva degli occhi verdi incredibili, si pagava l’Università lavorando al Noir, non sembrava soffrire così tanto, nessuno si era reso conto del suo male”, ha raccontato Omar, suo collega. Giulia, anche lei giovane ragazza immagine del Noir, con la voce strozzata dal pianto, la ricorda come una “ragazza dolcissima, ci portava spesso i dolcetti quando andavamo a lavoro. A volte si fermava a dormire da me, ma non ha mai detto nulla dei suoi problemi, per questo non posso credere che sia successo davvero”.



Elisa aveva fatto la scuola superiore all’Istituto Vanvitelli Stracca Angelini di Ancona, poi si era iscritta al corso di biologia all’Università Politecnica delle Marche. Seguiva corsi di danza, aveva lavorato anche in fabbrica per qualche tempo e fino a un anno e mezzo fa era stata fidanzata.



La salma è stata recuperata dai carabinieri guidati dal maresciallo Enzo D’Ignazio. In attesa che il magistrato di turno decida se svolgere l’ispezione cadaverica non è stata ancora allestita la camera ardente all’obitorio dell’ospedale di Osimo.
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