Elezioni Ancona 2023. La destra fa paura: prove di dialogo tra sinistra e Dem

Elezioni Ancona 2023 La destra fa paura prove di dialogo tra sinistra e Dem
Elezioni Ancona 2023 La destra fa paura prove di dialogo tra sinistra e Dem
di Andrea Maccarone
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Sabato 18 Marzo 2023, 03:00 - Ultimo aggiornamento: 15:49

ANCONA L’esito del sondaggio commissionato dal Corriere Adriatico a Tecné sulle amministrative di Ancona accende nuove riflessioni. Il testa a testa tra Ida Simonella (candidata a sindaco per la coalizione di centrosinistra) e Daniele Silvetti (coalizione di centrodestra) ha messo le forze politiche collocate a sinistra (Verdi, Aic e M5S) di fronte alla reale possibilità di consegnare il capoluogo al centrodestra. Un’eventualità mai stata così vicina a concretizzarsi negli ultimi 30 anni. Partiamo dai numeri: secondo il sondaggio Simonella sarebbe avanti di due punti al primo turno (42%) sull’avversario Silvetti (40%). Mentre al ballottaggio si corre sul filo di lana: 50-50. 


Gli ammiccamenti 

Questo ha innescato una serie di ragionamenti del tutto inediti sul secondo turno che potrebbero aprire uno spiraglio al dialogo tra centrosinistra e i partiti fuori dalla coalizione. «Ci potrebbe anche essere questa possibilità, perchè no» afferma il referente provinciale dei pentastellati, Sergio Romagnoli che specifica: «Bisognerà prima fare un passaggio interno».

Al momento i 5Stelle dorici sarebbero al lavoro sulla costituzione di una lista: tra i papabili candidati a sindaco la consigliera comunale Lorella Schiavoni. «Sul ballottaggio ogni valutazione è ancora prematura - frena Francesco Rubini, candidato di Altra Idea di Città -, ma sulla base dei valori in campo diciamo che c’è una certa predisposizione al dialogo». «Cercheremo di capire quale sarà il quadro della situazione - si limita a dire il segretario del Pd cittadino, Simone Pelosi - gli accordi si fanno sulla base degli indirizzi politici». 

La terza coalizione

Rubini, tra l’altro, valutato al 12% dal sondaggio, non molla l’idea di formare una terza coalizione con Verdi e 5Stelle: «Insieme si avrebbe un peso del tutto diverso» dice il candidato di Aic che proprio ieri ha ribadito il concetto anche con un post sul suo profilo Facebook. I Verdi, per ora, fanno orecchie da mercante: «Al momento siamo fortemente concentrati sul nostro progetto - riferisce Roberto Rubegni, candidato a sindaco per gli ambientalisti - poi chissà». Il termine ultimo per la consegna delle liste è il 14 aprile. Entro quella data tutto può ancora succedere. L’aria che tira a centrodestra, invece, è di grande entusiasmo. L’assalto alla roccaforte è appena cominciato.

La sfida

«Stiamo riscontrando interesse verso il nostro progetto anche in ambienti dove prima era difficile essere accolti» assicura il consigliere Fi Daniele Berardinelli che, in caso di vittoria di Silvetti, non sarebbe poi così lontano dal ricevere un riconoscimento in giunta per la sua ultraventennale militanza sui banchi del consiglio comunale. Che soffi un vento nuovo lo registra anche Marco Ausili, segretario cittadino di FdI: «I cittadini chiedono alternanza politica - afferma - e comprendono l’importanza della filiera istituzionale tra Governo nazionale, Regjone e Comune». Infine c’è l’outsider Marco Battino candidato per la lista Ripartiamo dai Giovani che punta su «lavoro, educazione civica e cultura per dare nuovo slancio alla città» dice il 25enne. 

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