Due semafori in curva sulla ex statale 362: quelle code da brivido tra Jesi e Filottrano

Due semafori in curva sulla ex statale 362: quelle code da brivido tra Jesi e Filottrano
Due semafori in curva sulla ex statale 362: quelle code da brivido tra Jesi e Filottrano
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Sabato 25 Gennaio 2020, 07:25

JESI  - Bastano 15 metri di asfalto deteriorato, su una sola corsia, per costringere plotoni di automobilisti a fare la coda al semaforo in un tratto di strada già di suo pericoloso per la presenza di curve a gomito. Succede sulla ex statale 362 Jesi-Macerata da lunedì scorso, quando intorno alle 15 e 30 un camion che transitava in via Minonna, circa quattro chilometri prima di arrivare a Jesi, ha preso fuoco per un’avaria al motore. Le fiamme e i liquidi persi dal mezzo hanno rovinato l’asfalto, per un tratto di una quindicina di metri sulla corsia di destra in direzione Jesi, e già la mattina dopo dell’incidente è stato predisposto un restringimento della carreggiata con senso unico alternato regolato da doppio semaforo. Nelle ore di punta, specie al mattino, quando la strada 362 è trafficatissima soprattutto tra Filottrano e Jesi, i tempi di percorrenza si allungano di almeno cinque minuti, se si ha la fortuna di non prendere più di due rossi. 

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Non sarebbe un gran problema, se non fosse che si tratta dell’unica strada che collega il Comune di Filottrano, con i suoi 9.300 abitanti, all’ospedale di riferimento, il Carlo Urbani di Jesi, e dunque è percorsa da ambulanze spesso con pazienti in emergenza. 

Ma anche il posizionamento dei semafori, per quanto la loro presenza sia segnalata in largo anticipo, non sembra dei più felici. Entrambi sono piazzati a breve distanza da curve e specie in quello che si incontra arrivando da Jesi capita di trovare auto ferme in coda proprio subito dietro un tornante strettissimo che si affronta in fondo a lungo rettilineo. La strada statale 362 nel 2000 era stata declassata a provinciale, ma dal 14 ottobre 2016 non è più di competenza della Provincia di Ancona, essendo passata - secondo quanto precisava ieri l’ente - prima alla Regione e poi dal 2019 tornata di proprietà dell’Anas. Ma dopo aver piazzato il semaforo, nessuno ha ancora provveduto a sistemare l’asfalto.

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