Ancona, isole hi tech sul corso: «Rifugio per topi e toilette per cani». Scintille in Consiglio comunale

Ancona, isole hi tech sul corso: «Rifugio per topi e toilette per cani». Scintille in Consiglio comunale
Ancona, isole hi tech sul corso: «Rifugio per topi e toilette per cani». Scintille in Consiglio comunale
di Teodora Stefanelli
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Martedì 26 Luglio 2022, 06:50

ANCONA - Le isole hi-tech di corso Garibaldi, devastate da lerciume e degrado, tornano a essere protagoniste in consiglio comunale. I denari spesi per l’installazione delle strutture inaugurate nel 2016 hanno scatenato un acceso botta e risposta in aula tra la consigliera leghista Antonella Andreoli e il vicesindaco Pierpaolo Sediari.

A distanza di anni, infatti, quelle strutture in acciaio corten sono diventate dei catafalchi abbandonati nel centro città, tra aiuole trasformate in maxi posaceneri e panchine ormai mangiate da ruggine e scarabocchi. 


L’attacco


Andreoli in un’interrogazione urgente ha chiesto al vicesindaco Pierpaolo Sediari i costi dei lavori soffermandosi in particolare sulle ragioni che hanno portato alla modifica della pavimentazione. «Appena installate, le mattonelle perfettamente in ordine sono state cambiate per far portare gli arredi - ha osservato - che a oggi sono diventati dei ripari per topi e toilette per cani».

Sediari in merito al progetto ha risposto che «il pavimento di corso Garibaldi faceva parte di un lavoro a cui hanno partecipato gli architetti che fanno capo al Comune insieme agli uffici Patrimonio e Lavori pubblici, affinché si avessero determinate funzioni tra cui disposizioni tecniche per dare la corrente elettrica alle fiere, isole e per altre situazioni. Le isole sono state ideate e congegnate dagli uffici in modo tale che rispondessero a dei requisiti che non sono stati ben definiti, ma è stato anche un processo di condivisione con gli stessi commercianti». 


Il bando


Per quanto riguarda i costi: «C’è stato un bando per la ricerca di una sponsorizzazione che sostenesse le spese, alla fine l’allora Banca Popolare sponsorizzò per circa 250 mila euro». Per il primo stralcio ossia isole hi-tech e programma di riqualificazione urbana di Piazza della Repubblica «a fronte di un valore previsto di 228mila euro ne sono stati spesi 205mila euro». Per il secondo stralcio che riguarda gli arredi, le fioriere, e le panchine «c’è stata una spesa di 122.681 euro». 


I costi 


Ma la risposta non è piaciuta alla consigliera che ha ribattuto: «Tolti gli arredi, sulla pavimentazione ci si dovrà tornare sopra. In quanto alle spese, parliamo di 122mila euro solo per mettere qualche panchina, sono costi mostruosi. Si leggeva sui giornali che ci sarebbe stato il wi-fi, ma anche uno schermo con proiezione video, musica che si sarebbe attivata con il passaggio delle persone. L’architettura stessa ha ben poco a che fare con la vicina piazza Cavour. Avete buttato via quasi 500mila euro complessivi, ossia sperpero totale di denaro pubblico. Lavori che non hanno mai funzionato e mai apprezzati da nessuno». 
 

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