OSIMO - Da quando le sue esternazioni “No Green pass” su un gruppo social riservato ai dirigenti scolastici sono venute allo scoperto, la preside Milena Brandoni è diventata un punto di riferimento per tanti operatori della scuola perplessi (o nettamente contrari) sull’obbligo del certificato verde per lavorare nella pubblica istruzione.
Nelle ultime settimane la dirigente del Corridoni Campana di Osimo ha addolcito molto le sue posizioni, passando dal bellicoso “Io non controllerò proprio nessuno, sono senza green pass e non lo avrò a settembre” al più moderato “il nostro istituto rispetterà la legislazione vigente ed adotterà tutte le soluzioni possibili per garantire a studenti e personale un sereno e salutare anno scolastico”.
Ma nonostante la virata, da disubbidiente civile a funzionaria pubblica ligia alla legge, il profilo Facebook della preside Brandoni continua a essere gettonatissimo da utenti del genere No Vax, Ni Vax o Boh Vax, che da mezza Italia lanciano messaggi di incoraggiamento e spesso chiedono consigli. Come l’insegnante precaria Marta M., che scrive dalla Lombardia dopo aver ricevuto una nomina per una supplenza annuale. Spiega che non vuole fare il vaccino e nemmeno spendere 15 euro ogni 48 ore per entrare a scuola, così chiede lumi alla prof Brandoni. «C’è una soluzione?». La preside del Corridoni Campana, che ha chiesto e ottenuto un incontro con l’assessore regionale all’Istruzione Giorgia Latini per esplorare strade alternative al Green pass, rispondeva l’altro ieri lasciando intendere che qualcosa sta bollendo in pentola. «Lottiamo per cambiare le cose...».
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