Martina uccisa dal Covid a 14 anni, il dolore della nonna: «Col vaccino forse si sarebbe salvata»

Martina uccisa dal Covid a 14 anni, il dolore della nonna: «Col vaccino forse si sarebbe salvata»
Martina uccisa dal Covid a 14 anni, il dolore della nonna: «Col vaccino forse si sarebbe salvata»
di Giacomo Quattrini
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Venerdì 10 Dicembre 2021, 03:35 - Ultimo aggiornamento: 15:07

OSIMO - «Aveva delle problematiche pregresse, ma ad ucciderla è stato il Covid, in quaranta giorni non si è mai negativizzata, se avesse potuto fare il vaccino forse si sarebbe salvata». A parlare così della triste fine di Martina Campanile, la 14enne osimana morta al Salesi mercoledì, è la nonna Maria Soligno. Come tutta la famiglia di origine napoletana vive da tanti anni a Osimo

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Il ricordo

«Martina ci viveva da sempre e tutti l’amavano in città» dice la nonna, ricordando quanto la ragazzina fosse forte: «Ha vissuto 14 anni di battaglie ma non è riuscita a vincere quest’ultima tremenda contro il virus.

Era anche migliorata ad un certo punto, ma poi negli ultimi due giorni ha avuto una brutta ricaduta, un arresto cardiaco, l’hanno dovuta intubare di nuovo perché non riusciva più a respirare, è stato tremendo». Martina aveva delle disabilità importanti e si era anche sottoposta anni fa ad un trapianto, per questo i medici le avevano consigliato di fare accertamenti approfonditi prima di sottoporsi al vaccino anti-Covid. «Stavano analizzando la situazione, avrebbe dovuto farlo tra qualche settimana ma poi stata infettata e non è stato possibile» ha detto sconfortata la nonna. Che vuole ricordare Martina per il suo sorriso: «Aveva tanta forza d’animo e nonostante le sue disabilità ha potuto fare una vita piena, i genitori le sono sempre stati accanto e pure i fratelli, Giuseppe di 19 anni e Daniel di 9». Alla scuola media Leopardi in rione Borgo, prima periferia di Osimo, Martina frequentava la classe 3^ E. I compagni ieri hanno scritto dei messaggi di affetto e li hanno lasciati in quel banco vuoto. La dirigente scolastica Rosanna Catozzo ha la voce strozzata dalla commozione nel ricordare ieri quella ragazzina che tutti conoscevano: «Siamo scossi, sapevamo fin da subito che la battaglia sarebbe stata complicata ma ci avevamo sperato, invece la notizia dell’altro giorno è stata tremenda, per i collaboratori scolastici, per i docenti e per i compagni di classe. Abbiamo uno psicologo, valuteremo se e come farlo intervenire». 

La commozione

Catozzo ricorda Martina per la sua dinamicità nonostante le tante complicanze di salute: «Aveva sempre un sorriso per tutti, l’abbiamo vista crescere dalla scuola dell’infanzia e abbiamo visto l’amore che tutti le davano e che lei ricambiava, la mamma poi è un esempio di grande forza». Tutto il personale della media del Borgo e alcuni suoi compagni non faranno mancare l’affetto alla famiglia Campanile oggi alle 15 durante la cerimonia funebre prevista al San Carlo.

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