ANCONA - Si allarga l'inchiesta “Euro Green Pass” che a gennaio aveva portato all'emissione di 50 misure cautelari con l'arresto dell'infermiere Emanuele Luchetti, accusato di aver eseguito false vaccinazioni all'hub del centro sportivo Paolinelli in cambio di denaro. La Squadra Mobile di Ancona, coordinata dalla Procura della Repubblica, sta eseguendo dalle prime ore della mattinata altri 35 provvedimenti cautelari emessi dal gip di Ancona a seguito di ulteriori sviluppi investigativi che hanno portato alla luce responsabilità di più soggetti, indagati per corruzione e falso ideologico, peculato, reati continuati e in concorso, finalizzati ad ottenere, in cambio di denaro, il rilascio del Green pass attraverso finte vaccinazioni.
La seconda tranche dell'attività investigativa ha consentito di delineare altre posizioni indiziarie, rafforzando inoltre quelle già acclarate a carico dei principali indagati.
I provvedimenti sono scattati in seguito agli sviluppi investigativi sulle accertate «responsabilità di più soggetti, indagati in merito ai reati di corruzione, falso ideologico, peculato, continuati e in concorso, finalizzati ad ottenere, previo corresponsione di somme di denaro, l’indebito rilascio delle certificazioni Green Pass, attraverso la finta inoculazione del vaccino, all’epoca messa in atto dal principale indagato, un infermiere di Ancona, Emanuele Lucchetti, attualmente agli arresti in carcere».
Con i 35 provvedimenti di oggi, le persone coinvolte nel giro del falso infermiere arrivano a quota 85, le precedenti 50 misure cautelari erano state notificate lo scorso 10 gennaio.
La seconda tranche dell’attività investigativa ha consentito di delineare altre posizioni indiziarie, rafforzando, inoltre, quelle acclarate a carico dei principali indagati, già sottoposti da oltre un mese a provvedimenti cautelari.
Su richiesta del Procuratore della Repubblica di Ancona, il Gip ha emesso anche una ulteriore Ordinanza di applicazione di provvedimenti cautelari personali e reali, dei quali: 5 hanno replicato i provvedimenti custodiali già emessi a carico dei principali indagati, ancora sottoposti dal 10 gennaio alle medesime restrizioni; 2 ulteriori misure cautelari degli arresti domiciliari; 28 ulteriori misure cautelari dell’obbligo di dimora e di presentazione alla p.g. con divieto di uscire di casa nella fascia oraria 21-06.”
Con l'infermiere Emanuele Lucchetti lo scorso 10 gennaio finirono nei guai altre quattro persone, finite all'epoca ai domiciliari: il ristoratore civitanovese Daniele Mecozzi, l’avvocato anconetano Gabriele Galeazzi, l’imprenditore edile di Sappanico Stefano Galli e la banconista romena Daniela Maria Zeleniuschi.
Il commento del questore di Ancona
«Un brillante sviluppo investigativo - è il commento del questore di Ancona Cesare Capocasa - grazie all'incisiva azione della Squadra Mobile, coordinata puntualmente dell'Autorità Giudiziaria, che ha consentito l'emissione di ulteriori 35 misure cautelari, per un totale di 86 provvedimenti a tutela della salute pubblica».