I tre proprietari del cane bloccati dal virus. C’è Daniela, l’angelo che porta a spasso Paki

Daniela con Paki
Daniela con Paki
di Maria Cristina Benedetti
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Lunedì 19 Aprile 2021, 07:55 - Ultimo aggiornamento: 16:18

ANCONA - Come in tutti i piccoli eventi, è di lì che passa la storia. Paki è un granello della montagna-pandemia che ha spezzato esistenze e stravolto le vite di chi ha retto agli attacchi del virus. Grigio e bianco, dal pelo è corto e lucido, ha dimensioni minute, il musetto simpatico. Quel grazioso incrocio tra un Chiwawa e un Jack Russell, è un effetto collaterale del Covid.

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«Quando la sua famiglia, ovvero i proprietari, madre, padre e una giovane figlia, uno dopo l’altro hanno contratto il Coronavirus e sono stati costretti in casa dalla quarantena - riavvolge il nastro Franca Liberotti, presidente dorica della Lega italiana difesa animali e ambiente di Ancona - non c’era più nessuno che potesse portarlo a passeggio».

 
L’intervento
Le vie dello struscio per quel cagnolino di sei anni erano quelle di Ancona, città sulla quale il virus alla seconda ondata ha picchiato duro. Così anche Paki s’è dovuto piegare all’incalzare dell’emergenza sanitaria. «Sarebbe stata una situazione difficile, impossibile, senza il nostro intervento - ricostruisce i passaggi la Liberotti. - Siamo stati contattati, e la rete dei nostri volontari s’è subito attivata». Tra Paki è la zavorra del contagio s’è messa di mezzo Daniela. Il primo approccio non è stato dei più semplici, ma la ritrosia iniziale è stata smussata con la dolcezza dei biscotti offerti in segno di pace.

Missione compiuta. «Ora - è il vanto della presidente - quel grazioso incrocio si fida e non vede l’ora che Daniela si presenti alla porta per fare una nuova passeggiata: dolce e bravissimo, non ha alcun problema quando incontra gli altri cani. È felicissimo di uscire con lei. Un angelo, in questo periodo». Dal particolare arriva al generale, che è un moto del cuore: «Siamo tantissimi tra Ancona e provincia a garantire, da oltre un anno, questo servizio plasmato sull’urgenza. In questo momento stiamo assistendo quattro famiglie». Due o tre passeggiate al giorno, per almeno due settimane. La durata della quarantena. Va così. 


L’iniziativa 
Nei piccoli eventi è lì che passa la storia. E quello di Ancona è solo uno dei tanti tasselli dell’ingranaggio di solidarietà mosso dai volontari impegnati nell’iniziativa “Leidaa per emergenza Covid”, che vede protagonisti duemila, tra donne e uomini, in tutta Italia a sostegno delle famiglie con animali, colpite dal Coronavirus. Sono decine di migliaia le richieste d’aiuto e migliaia gli interventi: cani e gatti presi in carico, perché i proprietari non possono occuparsene o non sono sopravvissuti, trasferimenti e adozioni, pasti e interventi sanitari. Un amore senza limite. Molti sono anche gli animali ospitati dai volontari nelle proprie case durante il ricovero dei padroni. Alcuni tornano dalle famiglie, il 30%; altri ne trovano una nuova, il 40%; altri ancora sono sempre accanto a quei donatori di generosità che provvedono a tutte le esigenze e cercano loro una nuova casa. 


La gratitudine
Tutti per uno. «Sono azioni - è la voce dell’onorevole Michela Vittoria Brambilla, presidente Leidaa - portate avanti con passione e grande spirito di sacrificio dai nostri bravissimi volontari. Noi non lasciamo indietro nessuno». Uno per tutti. «Innanzitutto voglio ringraziarli con tutto il cuore per il grande lavoro svolto durante questa emergenza e perché continuano oggi, senza chiedere nulla in cambio, a garantire il loro impegno a favore di chi, per esprimere gratitudine, può solo scodinzolare». Piccoli eventi, grande amore.

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