ANCONA - Si incatena sopra il tetto della propria macchina per denunciare di essere abbandonato dalle istituzioni. Massimo Sturani, 56 anni, volto noto del Piano, titolare del bar trattoria Mixer Bar in via Maggini.
Un locale che Massimo porta avanti e con successo dal 2002, un punto di ritrovo del quartiere con tante iniziative, basti pensare alle serata con il Karaoke o quelle dedicate allo sport con le innumerevoli partite di campionato che di Coppa trasmesse dalle pay-tv.
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Iniziative che sono un lontano ricordo a causa del Covid 19.
I dipendenti
Ad assistere Massimo Sturani in questa protesta alcuni clienti ma anche i due dipendenti perché quella del Mixer Bar è una famiglia. «L’unica cosa che al momento posso garantire a queste persone sono i pasti. Con questa chiusura e il conseguente asporto fino alle 18 ogni giorno a malapena facciamo una cinquantina tra cappuccini e caffè e quando va bene una ventina di paste. Come tanti miei colleghi siamo sul lastrico, invece di darci i soldi ci paghino le utenze e i contributi, l’ultima cassa integrazione risale a luglio poi non è arrivato più nulla». L’ultimo pensiero, più preoccupante, Sturani lo rivolge ad alcune persone che in questi giorni sono capitate al bar. «Dopo aver preso il caffè ti chiedono come va il lavoro, ti portano nel discorso, poi quando meno te lo aspetti ti offrono la possibilità di avere dei soldi in prestito grazie ad un amico. Questa cosa è capitata anche ad altri miei colleghi di lavoro».
Lo sfogo
Conclude: «Se vai in banca invece ti ridono in faccia nonostante le promesse fatte dal Governo Conte. Mi sarebbe piaciuto averlo come cliente questa mattina per fargli vedere come muore una attività commerciale nonostante il tanto famigerato bazooka di aiuti promessi agli italiani, ma forse quella è tutta un’altra storia».