Il Covid non dà tregua, a Torrette in 30 in attesa del ricovero. Al Cov-4 attivati altri 6 posti di terapia semi-intensiva

Le ambulanze ferme davanti al pronto soccorso dell'ospedale di Torrette
Le ambulanze ferme davanti al pronto soccorso dell'ospedale di Torrette
di Maria Cristina Benedetti
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Sabato 6 Marzo 2021, 03:20

ANCONA - Tutto in quattro giorni. I tre container che ospiteranno la maxi Tac portatile, per monitorare i pazienti fuori dall’ospedale, sono arrivati a destinazione ieri sera. Appena poche ore prima i vertici di Torrette avevano messo a segno un’altra mossa per tentare di arginare il dilagare della pandemia di Coronavirus: sei nuove postazioni organizzate al Cov-4.

Questa volta si alza il livello di assistenza: semintensiva e non ordinaria come gli ultimi 12 letti attivati, che si andavano ad aggiungere ai 24 dello scatto iniziale. Un’azione doppia e concentrata nel tempo, perché tra ieri e la sera prima al Pronto soccorso e all’Obi s’era sfiorato il collasso. Giovedì erano 30 i positivi in attesa d’un posto nei reparti specializzati, ieri pomeriggio erano una ventina. 


La contabilità 
A scorrere la griglia del bollettino, con il quale gli Ospedali Riuniti misurano l’intensità dell’emergenza, era facile dedurre che non si sarebbe trattato di tappe veloci. Tutt’altro. Dalla rianimazione, con 20 letti su 20 presi, in poi non c’era un posto libero: 122 erano i ricoveri secondo l’ultimo report. Motivo per cui, dopo aver convocato d’urgenza due riunioni, i tre direttori del quartier generale sanitario alle porte d’Ancona hanno chiuso la giornata ritoccando al rialzo la contabilità dell’urgenza. E per potenziare il Cov-4 s’è sfrondato in clinica e divisione ortopedica, chirurgia della mano, chirurgia plastica e dermatologia. 


Il bando-lampo 
Tutto in quattro giorni.

E sarà la Gnodi Service, con sede legale a Milano, a fornire i tre container della maxi Tac. In 3 minuti e 22 secondi di video si passa da zero alla fase operativa di quel macchinario portatile che verrà installato nel parcheggio davanti al Pronto soccorso, dove da ieri è scattato il divieto di sosta. La gara era stata aperta martedì, ieri in rapida sequenza hanno avuto luogo la presentazione delle offerte, la scelta e l’arrivo dei pezzi da assemblare. Per montaggio e collaudo ci sarà tempo fino a lunedì. Poi martedì via con 25-30 Tac ed ecografie al giorno. L’obiettivo: monitorare i pazienti positivi prima ancora dell’ingresso all’ospedale, così da separare i percorsi e mantenere “pulita” la Radiologia dell’ospedale regionale. 


La soddisfazione 
Il noleggio costerà all’ospedale 150mila euro per tre mesi, più 50mila euro per l’opzione di ulteriori tre mesi. «Un’operazione ingegneristico-amministrativa virtuosa, che dimostra la grande volontà e capacità di questa struttura di reagire alle necessità. Subito». Il direttore dell’Amministrazione Antonello Maraldo dà voce alla soddisfazione, ma non silenzia il controcanto. «Non comprendo come si possa decidere di scioperare in un contesto tanto drammatico». Alla nota pungente sugli autonomi della sanità, che aderiranno alla mobilitazione generale di lunedì, non aggiunge altro.

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