Covid, multe ai no-vax over 50: pioggia di ricorsi al giudice di pace. C'è anche un medico

Covid, multe ai no-vax over 50: pioggia di ricorsi al giudice di pace. C'è anche un medico
Covid, multe ai no-vax over 50: pioggia di ricorsi al giudice di pace. C'è anche un medico
di Stefano Rispoli
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Venerdì 5 Maggio 2023, 08:01 - Ultimo aggiornamento: 6 Maggio, 07:12

ANCONA - Tutti dal giudice di pace per chiedere l’annullamento della multa da 100 euro agli over 50 per la mancata vaccinazione contro il Covid. Il precedente di Velletri, dove il giudice di pace a marzo ha dato ragione a una no-vax che si era opposta alla sanzione ricevuta dall’Agenzia delle Entrate Riscossione, sta scatenando un fiume di ricorsi. Sette ne ha depositati l’avvocato Alessandro Angeletti, di cui 5 al giudice di pace di Ancona e 2 a quello di Fano. Tra loro, c’è anche un medico senigalliese. 

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La legge

L’obbligo vaccinale era stato esteso a tutti i cittadini con più di 50 anni dal decreto legge 44 del 2021 in cui si prevedeva l’applicazione di una sanzione amministrativa di 100 euro per i trasgressori.

Tuttavia, la legge 199/2022 ha sospeso dal 31 dicembre 2022 fino al 30 giugno 2023 tutte le attività e i procedimenti di irrogazione delle sanzioni previste per i soggetti inadempienti all’obbligo vaccinale. Sono stati sospesi fino al 30 giugno anche i termini di pagamento delle multe elevate con gli avvisi emessi prima del 31 dicembre. Il giudice di pace di Velletri ha sentenziato che il Ministero dell’Economia e delle Finanze di fatto non è legittimato a stare in giudizio perché, dopo aver accertato la violazione, non ha notificato l’esito dell’accertamento alla ricorrente, non tenendo conto delle regole del cosiddetto “diritto punitivo”.

Per lo stesso motivo potrebbero essere accolti tutti gli altri ricorsi degli over 50 non vaccinati. Quelli presentati dai 7 assistiti dell’avvocato Angeletti si incentrano però anche su aspetti sostanziali, non solo formali. Nel merito, si contesta il contrasto con l’articolo 3 della Costituzione italiana e la violazione del principio di uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge, poiché la norma creerebbe delle disparità sanzionando le persone che, compiuti i 50 anni alla data del 15 giugno 2022, non avevano iniziato o concluso con la terza dose il ciclo vaccinale anti-Covid.

Ma nei ricorsi si rimarca anche che la vaccinazione di cui si esige l’adempimento a fini sanzionatori «è praticata con farmaci sottoposti a sperimentazione i cui esiti restituiscono profili di serio rischio di eventi avversi gravi» e vengono citati dati dell’Aifa. A Fano il giudice di pace ha fissato l’udienza per giugno, mentre il suo omologo di Ancona non ha ancora indicato una data, forse in attesa che il Governo faccia chiarezza su questo tema spinoso. 

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