ANCONA - Arrivano le prime disdette nei ristoranti. L’effetto Green Pass rafforzato si fa subito sentire. Da domani entrerà in vigore ufficialmente il nuovo protocollo sulla sicurezza anti-covid. Nelle attività al pubblico, esclusi i negozi al dettaglio, si accede solo con Green Pass da vaccino o da guarigione dal virus. I tamponi non consentiranno più di potersi sedere al tavolo all’interno di bar e ristoranti. E chi aveva già prenotato le tavolate per Natale, ora telefona per annullare.
I dietrofront
«Arrivano disdette anche per le cene aziendali», riferisce Dalmazio Rossi, titolare del ristorante La Cantinetta del Conero. Praticamente un dietrofront che non s’aspettava nessuno. Anzi, il fatto di filtrare all’interno dei locali solo un’utenza protetta aveva lasciato credere che ci sarebbe stata maggiore fiducia da parte dei clienti. «Macché - ribatte Rossi - la gente ha paura. Mi chiedono addirittura di sedersi a mangiare nella hall dell’albergo pur di non condividere gli spazi con troppa gente». Poi c’è pure chi vuole la sala tutta per sé. Indubbiamente il rialzo dei contagi, il valzer delle varianti e gli ormai due anni di emergenza sanitaria hanno logorato psicologicamente un po’ tutti. Anche gli operatori che tra decreti, protocolli e burocrazie digitali cominciano a perdersi.
«Non ho ancora capito come si fa per distinguere un qr code da vaccino da uno da tampone» si chiede Michele Zannini del Caffè Giuliani, a testimoniare il livello di confusione che purtroppo aleggia intorno a tutte queste nuove applicazioni.
Il clima
«Ciò rende l’atmosfera sicuramente più rigida - commenta Massimiliano Polacco, direttore Confcommercio Marche Centrali - ma puntiamo comunque ad un buon periodo natalizio». Inoltre da domani sono previsti controlli più serrati anche all’aperto sul corretto utilizzo delle mascherine. «E’ un segnale di attenzione in più - dice Giancarlo Gioacchini, vicepresidente Confesercenti Marche - tutto sommato non mi sembra così drammatico. Il momento è particolare e non possiamo permetterci errori. Penso che faremo un buon Natale». «Questo è il periodo in cui gli operatori fanno il 30-40% dell’incasso annuale - puntualizza Massimiliano Santini, direttore Cna Ancona - ci vuole un’iniezione di fiducia e buon senso da parte di tutti».
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