L'ondata Covid monta ma non travolge: i contagi aumentano ma in molti comuni l'incidenza è ancora bassa

L'ondata Covid monta ma non travolge: i contagi aumentano ma in molti comuni l'incidenza è ancora bassa
L'ondata Covid monta ma non travolge: i contagi aumentano ma in molti comuni l'incidenza è ancora bassa
di Lorenzo Sconocchini
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Martedì 23 Novembre 2021, 06:20

ANCONA - L’ondata d’autunno dell’epidemia continua a montare ma non travolge tutto e nella sua avanzata risparmia ancora territori della provincia anconetana e mostra impennate irregolari. Ammorba in un Comune-focolaio addirittura un cittadino su 100, è il caso di Loreto, mentre in altri quattro (Agugliano, Camerata Picena, Montemarciano e Serra de’ Conti) ha un’incidenza di positivi attuali superiore a 4 residenti su 1000.

Ma in molti centri anche vicini a quelli più infettati la circolazione virale è pressoché irrilevante o comunque ancora sotto controllo. In provincia di Ancona nell’ultima settimana i casi di positività a Sars-Cov-2 sono aumentati di oltre il 20% e con i 46 nuovi contagi registrati ieri, relativi ai test di domenica, l’incidenza settimanale sfiora ormai i 120 casi ogni 100mila abitanti.
L’avanzata 
Ma nonostante questa avanzata del Coronavirus, quasi la metà dei 47 comuni anconetani - secondo i dati aggiornati a ieri mattina nei report della Regione Marche - hanno un livello di positivi attuali ancora non allarmante. Sono sette (Genga, Mergo, Montecarotto, Morro d’Alba, San Paolo di Jesi, Staffolo e Sassoferrato) i centri ancora Covid free e in altri 14 il bollettino di ieri registrava ancora meno di 5 casi. L’istantanea deve ancora essere resa più nitida dagli ultimi aggiornamenti, ma per ora offre un’immagine molto frastagliata dell’andamento epidemico. A Loreto, ieri a 130 positivi attuali su 12.900 abitanti, il sindaco Moreno Pieroni è dovuto correre ai ripari chiudendo una scuola-focolaio, l’elementare Verdi, e anche le mense delle scuole primarie che fanno il tempo pieno, mandate in Dad pomeridiana. Nella vicina Castelfidardo, che con Loreto ha molti interscambi e frazioni condivise, l’incidenza dei casi (2,1 ogni mille) è cinque volte più contenuta. 
Il capoluogo
Il mese di novembre ha fatto rialzare i casi nei centri più grandi della provincia. Ancona capoluogo - la città più popolosa ed esposta per i suoi traffici - in tre settimane è salita da 99 positivi attuali ai 242 di ieri. Anche Senigallia è cresciuta molto a novembre, addirittura quadruplicando (da 43 a 175) i positivi attuali tra residenti e domiciliati, un numero che si aggiorna quotidianamente aggiungendo i nuovi positivi e togliendo i negativizzati e purtroppo anche i deceduti per Coronavirus.
Alcuni incendi per fortuna si sono spenti. Nel borgo di Rosora, neanche duemila abitanti sui colli dell’entroterra tra Jesi e Fabriano, ieri i positivi erano 5, un altro mondo rispetto a fine ottobre, quando era divampato un focolaio che aveva coinvolto la casa di riposo Villa Celeste (cinque vittime) e contagiato 40 residenti.
E fa notizia che tra i Comuni Covid free ci sia anche Sassoferrato, più di 7mila abitanti, uno dei centri ivestiti in pieno dallo tsunami di marzo alimentato dalla variante inglese, con un picco di 144 positivi attuali che spedì la cittadina sentinate in zona arancione. 
La situazione sanitaria intanto è pressoché stabile negli ospedali anconetani al momento attivi per il Covid, che ieri registravano un totale di 35 pazienti positivi, uno più del giorno prima. Sono saliti da 22 a 25 i ricoverati a Malattie Infettive dell’ospedale di Torrette, dove altri 4 malati di Covid sono in terapia intensiva. Al Salesi sono ricoverati due pazienti under 14, di cui una ragazzina in terapia intensiva, mentre all’Inrca i ricoveri per Coronavirus sono scesi da 4 a 3. 
L’epidemia continua a diffondersi anche nelle scuole.

Da ieri ad Ancona è in Dad precauzionale, in attesa dei tamponi dopo un primo caso positivo, una seconda classe delle medie Donatello di via Tiziano.

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