ANCONA - Due fratelli vogliono vaccinarsi contro il Covid. Il padre dà l’ok, la madre nutre qualche dubbio. La diatriba finisce in tribunale. Viene incardinata l’istruttoria, nel corso della quale viene depositata documentazione medica che non fa emergere particolari controindicazioni relativi all’inoculazione del vaccino ai due minorenni. Il collegio giudicante non deve neanche esprimersi perché, alla fine, è la mamma a convincersi e a dare il suo consenso per far iniettare le dosi ai figli.
La decisione
È terminata “bonariamente” la seconda causa presa in carico dalla sezione civile del tribunale per trattare le controversie familiari che vedono schierati uno contro l’altro i genitori sul tema del vaccino da far somministrare ai figli minorenni.
I fascicoli
Una terza istruttoria, sempre legata al vaccino e alla differenza di vedute genitoriali, è ancora in corso. La prima è stata portata a compimento dieci giorni fa, con il decreto che ha accolto il ricorso d’urgenza presentato da una mamma dopo il desiderio del figlio 12enne di volersi vaccinare, andando contro la volontà del padre. Il tribunale ha dato l’ok all’inoculazione delle dosi, prendendo in considerazione il minor rischio di malattia e la fine delle ripercussioni sul piano della vita sociale, limitata senza il vaccino.