Covid, c’è l’intesa per il bonus a Torrette: agli infermieri 640 euro. Spetteranno a 2.821 dipendenti

Accordo raggiunto per le premialità Covid al personale dell'ospedale regionale di Torrette
Accordo raggiunto per le premialità Covid al personale dell'ospedale regionale di Torrette
di Stefano Rispoli
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Giovedì 12 Novembre 2020, 04:05 - Ultimo aggiornamento: 09:33

ANCONA - Non sono i famosi 1.000 euro, ma nemmeno i 200 che si profilavano all’inizio. E comunque si tratta della sola voce incentivi (indennità e straordinari sono già stati liquidati) e l’importo si allinea alle premialità garantite da Inrca e Marche Nord.

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L’accordo sul bonus Covid per i dipendenti di Torrette è stato raggiunto in call conference tra il d.g. Michele Caporossi, il direttore amministrativo Antonello Maraldo, le Rsu aziendali e i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl, Uil, Fials e Fsi-Usae. 

I premi 
Andranno in media 642 euro ai 1.079 infermieri, Oss e ausiliari di prima fascia, quelli più a rischio perché hanno lavorato nei reparti Covid. 428 euro euro al personale di seconda fascia che ha partecipato attivamente, sia pure non direttamente, al processo Covid; infine, 214 euro spettano ai dipendenti di terza fascia che hanno fornito un sopporto con limitata funzione di contatto. In tutto, verranno premiati 2.821 dipendenti, la quasi totalità. I residui 254, per lo più amministrativi, sono stati tagliati fuori perché non hanno lavorato o erano in smart working nei 3 mesi della prima pandemia. 

La manovra
Nella manovra determinante è stato l’apporto della Regione con un’integrazione di un milione. Prima di arrivare alla firma, la pre-intesa, raggiunta ieri dovrà essere ratificata proprio dalla Regione che oggi, con l’assessore Saltamartini, sarà impegnata in un altro tavolo (più complesso) per le promesse premialità Covid da distribuire alle strutture sanitarie del territorio.

Nella riunione di ieri, una delle questioni più spigolose era stabilire a quanti dipendenti dovesse essere riconosciuto il bonus e l’appartenenza alle varie categorie. All’inizio dalla seconda fascia era stato escluso il personale d’assistenza ai reparti, ma poi è stato reintegrato.

Le reazioni
Soddisfazione di massima per i sindacati. «La Regione ha integrato l’accordo dopo le nostre pressanti richieste - spiega Raffaele Miscio (Cisl-Fp Marche) -. Viste le premesse, va bene così, ma nell’ottica di discutere di nuove premialità per la seconda fase dell’emergenza. E’ un buon accordo, tenuto conto del punto di partenza e del fatto che c’era l’urgenza di firmare». Delia Arpe (Cgil) ricora che si tratta di una «pre intesa di massima a cui si è arrivati dopo un percorso molto tormentato: da subito avevamo rifiutato l’accordo che partiva da un fondo di 340mila euro, poi non abbiamo accettato quello da 730mila perché non si prendevano in considerazione tutti i dipendenti dell’ospedale. Ora che la quasi totalità è stata inclusa, siamo più felici, se non altro perché l’accordo è pari a quello raggiunto da Inrca e Marche Nord». 

Il Nursind 
Soddisfatti a metà gli infermieri. «I 1000 euro sbandierati dalla Regione non ci sono, ma considerando che all’inizio Torrette aveva proposto 200 euro, siamo soddisfatti in parte - commenta Donato Mansueto del Nursind -. Riconosciamo gli sforzi fatti. Spiace, come sindacato più rappresentativo degli infermieri, essere esclusi dai tavoli delle trattative, anche regionali, perché non siamo firmatari del contratto».

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