Quarantena e 600 tamponi nella nave da crociera Covid. Banchina di Ancona bloccata per mesi?

Quarantena e 600 tamponi nella nave da crociera Covid. Banchina di Ancona bloccata per mesi?
Quarantena e 600 tamponi nella nave da crociera Covid. Banchina di Ancona bloccata per mesi?
di Stefano Rispoli
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Venerdì 24 Aprile 2020, 09:46

ANCONA - Sicurezza, sì. Ma anche celerità. Perché tra mille procedure, il rischio è che la nave della Costa Crociere con un sesto dell’equipaggio contagiato dal Coronavirus resti nello scalo dorico non per settimane, ma per mesi. «Il suo ormeggio, anche se prolungato, non inficerà l’operatività del porto - puntualizza Rodolfo Giampieri, presidente dell’Autorità portuale di Ancona - abbiamo scelto l’area ex Silos, tra le banchine 19 e 20, totalmente protetta, per non toccare l’attività dello scalo: anzi, ci dovremo preparare ad una ripartenza più rapida possibile»

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Ieri la Costa Magica, con a bordo il solo equipaggio composto da 617 persone di cui 130 positive al quick test, si è lasciata alle spalle le Canarie e ha raggiunto lo stretto di Gibilterra, imboccando la rotta del Mediterraneo verso Ancona. Viaggia a 15 nodi e dovrebbe arrivare alle 8 del mattino di martedì. Una task force messa in piedi da Regione, Comune, Autorità portuale, Comando generale delle Capitanerie di porto, Direzione marittima e Asur è pronta ad attivarsi. 
 
Ma quanto si fermerà in porto? Bisogna considerare i tempi tecnici per effettuare e analizzare i tamponi su 617 persone, la quarantena, lo sbarco con trasporti dedicati, i collegamenti con i Paesi di destinazione perché solo 44 operatori sono italiani, gli altri sono di 26 nazionalità diverse, infine la sanificazione della nave. Un’attività che potrebbe comportare tempi lunghi, forse tutta l’estate. La prima emergenza è assistere i contagiati: stanno bene, ma gli ospedali regionali sono stati allertati e in quello di Torrette si è rallentato lo smantellamento degli 8 reparti Covid, dove sono ricoverati 92 pazienti. Dell’assistenza sulla nave si occuperanno due sanitari dell’Usmaf, tre medici di bordo e gli infermieri della Protezione civile: l’obiettivo è non sottrarre risorse alla sanità regionale, sotto stress. 
«Aspettiamo i 130 quick test positivi, anche se hanno un’attendibilità bassa, anche per conoscere l’evoluzione clinica - spiega la dottoressa Nadia Storti, d.g. dell’Asur Marche - ricevute le schede, procederemo con i tamponi, prima ai positivi, collocati in isolamento nelle proprie camere, poi a tutti gli altri. Li ripeteremo a distanza di 24 ore: qualora entrambi saranno negativi, si procederà con gli sbarchi in sicurezza. Ci sono molti asintomatici, quasi tutti giovani, nessuno ha bisogno di ricovero ospedaliero». Da Costa Crociere sottolineano che «le operazioni avverranno di concerto con le autorità, al fine di garantire massima sicurezza per equipaggio e comunità». 
La sicurezza
Concetto ribadito dalla sindaca Valeria Mancinelli, intervenuta su èTv: «Non ci sarà alcun problema di sicurezza per la città - ha chiarito - nessuna persona scenderà dalla nave fino a quando non sarà certificato che non è più contagiosa. Nemmeno i negativi potranno girare liberamente: saranno caricati su mezzi dedicati che, a spese di Costa Crociere, li accompagneranno a casa o a prendere charter pagati dalla stessa compagnia. Attiveremo controlli H24, anche con le telecamere. Altre 11 navi della Costa sono ormeggiate nei porti italiani: se ci fosse stato solo un motivo di rischio per la popolazione, mi sarei opposta alla decisione del Mit.

Non vedo l’ora di poter uscire di casa e fare una passeggiata al porto per vedere la nave e annusare di nuovo l’odore del mare e della nafta».

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