Ancona, spycam e pattuglie anti alcol: «Basta baby gang e ubriachi»

Ancona, spycam e pattuglie anti alcol: «Basta baby gang e ubriachi»
Ancona, spycam e pattuglie anti alcol: «Basta baby gang e ubriachi»
di Massimiliano Petrilli e Lorenzo Sconocchini
5 Minuti di Lettura
Martedì 23 Giugno 2020, 12:13

ANCONA - Immagini delle spycam per aiutare le forze dell’ordine a scoprire vandali e bulli, ma anche più controlli, se serve con pattuglie in borghese, per sanzionare chi vende alcol quando e a chi non dovrebbe. Si prepara il giro di vite contro gli eccessi della movida, di cui si è parlato anche ieri in consiglio comunale con un’interrogazione del consigliere Antonella Andreoli (Lega) che «alla luce degli episodi violenti, risse e degli atti vandalici avvenuti nella zona movida» ha chiesto ieri durante il consiglio comunale «quali azioni sono state mette in atto dal Comune per il controllo del territorio». 



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L’assessore Foresi ha ricordato che in piazza del Papa sono presenti «tre telecamere della Questura», mentre il sindaco Valeria Mancinelli ha sottolineato che «mercoledì si terrà la riunione del comitato ordine pubblico convocata dal prefetto. L’obiettivo è definire ulteriori misure di controllo».
 
Il sindaco ha aggiunto, sul tema delle risse, che «da quello che è di nostra conoscenza le risse sono state scatenate da aggregazioni di gruppi o bande di giovani e giovanissimi e che ci sono stati anche altri episodi preoccupanti al di fuori delle zone classiche della movida. In nome della collaborazione con le forze di polizia abbiamo messo a disposizione della questura il materiale registrato dalle telecamere di nostra competenza». Il Comune ne ha attivate 129, oltre alle 78 installate dalla Protezione civile nel 2012 in occasione della visita del Papa. «Funzionano eccome, non si contano le volte che le forze dell’ordine ci chiedono di vedere le immagine», diceva Foresi a margine del consiglio comunale, spiegando di aver piazzato solo dall’inizio del 2019 altre 62 spycam.
Geometria variabile
Sulle gang, almeno 3 o 4 bande diverse a geometria variabili, alcune formate da minorenni, altre da ragazzi sui 20 anni, ci sono indagini ben avviati da parte di Squadra Mobile della questura e carabinieri. Ma preoccupa anche l’andazzo complessivo, non solo le tre zuffe scoppiate in 15 giorni in piazza del papa. Troppi ubriachi, troppe birre e shottini che circolano a qualsiasi ora. Il giro di bulloni aggiuntivo contro gli abusi alcolici, annunciato una settimana fa dal sindaco Mancinelli dopo un incontro con il questore, aspetta solo il vertice di domani dal Prefetto per essere attuato. Non a caso ieri l’amministrazione civica ha ricordato a tutti, attraverso i canali social, che ci sono dei limiti sulla vendita per asporto delle bevande alcoliche e non rispettarli può costare caro, con multe da 50 fino a 20mila euro. «Vi ricordiamo che sono in vigore orari precisi. Li trovate qui», scriveva ieri l’amministrazione civica sui social media, linkando la delibera di giunta che dal 23 dicembre scorso, modificando un precedente atto del gennaio 2012, disciplina la delicata materia della vendita di alcolici.
Oltre alle leggi che vietano la vendita ai minori di 18 anni, che prevedono addirittura l’arresto e la chiusura temporanea del locale se si stratta di under 16, il Comune di Ancona ha introdotto limitazioni nelle modalità e soprattutto negli orari della somministrazione di liquori e altre bevande alcoliche e superalcoliche. Perché l’amministrazione comunale ha ritenuto opportuno ricordare divieti e sanzioni? Perché evidentemente sta per scattare quel “giro di bulloni” che il sindaco Valeria Mancinelli aveva evocato mercoledì scorso, dopo un incontro con il questore Pallini dedicato proprio all’emergenza della movida violenta, dopo una serie di zuffe in piazza del Papa. «Il fenomeno delle baby-gang è diverso da quello della movida violenta ma a volte i due problemi si sovrappongono - era stata la sua analisi -. E sulla somministrazione degli alcolici ci sono già regole molto precise, che vanno rispettate».
Il distanziamento
Il sindaco parteciperà di persona, con l’assessore alla Sicurezza Stefano Foresi e la comandate della polizia locale Liliana Rovaldi, al comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica convocato per domani dal prefetto proprio sul tema della movida e sul rispetto delle regole di distanziamento nell’era del post-lockdown. Un mese che ad Ancona è stato piuttosto turbolento, con risse tra ragazzi e spedizioni punitive, come quella avvenuta la notte del 30 maggio scorso proprio sotto la facciata del palazzo del Governo che dà su piazza del Papa.

Finora la polizia municipale, che ha pattuglie in servizio fino a mezzanotte, ha fatto più opera di prevenzione che sanzioni, anche per l’orario limitato del servizio, ma non sono mancate stangate da parte delle forze dell’ordine, come la recente chiusura di un bar di via Gramsci dopo che la polizia aveva notato che venivano serviti alcolici a minorenni senza chiedere documenti.

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