Parrucchieri e centri estetici ancora chiusi: «Spazzato via il lavoro dei mesi più importanti»

Parrucchieri e centri estetici ancora chiusi: «Spazzato via il lavoro dei mesi più importanti»
Parrucchieri e centri estetici ancora chiusi: «Spazzato via il lavoro dei mesi più importanti»
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Martedì 28 Aprile 2020, 04:55 - Ultimo aggiornamento: 7 Marzo, 21:42

ANCONA . La riapertura dei servizi alla persona dal 1° giugno, annunciata domenica sera dal premier Conte, è «incomprensibile e inaccettabile» per i parrucchieri e le estetiste, che speravano di poter riprendere la propria attività tra l’11 e il 18 maggio. «Nessuno si aspettava questa decisione – denuncia Sonia Torbidoni, titolare della parrucchieria omonima e della Lanterna Rossa – Barber e Tattoo – noi avevamo già preso 32 appuntamenti a partire dal 18 maggio perché pensavamo che per quella data avremmo potuto riaprire l’attività.

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Tra costi continui e ricavi azzerati nei mesi di marzo, aprile e maggio, il Governo deve fare qualcosa. Innanzitutto anticipi la data del primo giugno, in modo che a metà maggio possiamo riaprire. Inoltre chiediamo che i pagamenti delle tasse vengano annullati, non sospesi e posticipati. Io ho ricevuto il bonus da 600 euro, ma questi soldi non bastano perché non abbiamo incassi e continuiamo a sostenere tante spese. Per le due attività pago di affitto 450 euro più 800 euro al mese e ai miei tre dipendenti deve ancora arrivare la cassa integrazione».


Tra le richieste anche «maggiori controlli contro l’abusivismo, perché tutta questa situazione sta incentivando il lavoro in nero a casa». Per riaprire in sicurezza i parrucchieri chiedono anche indicazioni precise dal Governo. «Non sono mai stati chiari – continua Sonia Torbidoni – viviamo nell’incertezza». La decisione del Premier di aprire i servizi alla persona il primo giugno è stata «inaspettata» anche per Diego Andreanelli, titolare di Sun Island insieme a Dania Pesaresi, che comprende centro estetico, solarium e parrucchieria. «Eravamo pronti a ripartire tra l’11 e il 18 maggio – spiega Andreanelli – e le parole di Conte sono state una doccia fredda. Per quanto riguarda il settore estetico, noi abbiamo perso completamente tutta la fase in preparazione dell’estate. I clienti non credo che usufruiranno dei pacchetti per il dimagrimento e per la silhouette a giugno e siamo molto preoccupati. Abbiamo chiamato i fornitori e, non avendo incassi, i piani di pagamento sono al momento bloccati. Sarà difficilissimo arrivare a Natale, soprattutto mantenendo gli stessi dipendenti».

Anche per i dipendenti di Sun Island, la cassa integrazione in deroga chiesta per nove persone, «non è ancora arrivata». Il settore dei servizi alla persona conta oltre 1300 imprese nella provincia di Ancona, con una media di oltre tre addetti per impresa. Sono più di 4mila i posti di lavoro e alcuni sono a rischio perché gli incassi da marzo a maggio sono azzerati. «Sono rimasta basita dopo il discorso di Conte - racconta Laura Rita, titolare del centro estetico Fisicamente - secondo me è una presa in giro perché noi abbiamo sempre lavorato in sicurezza. Da anni utilizziamo dispositivi di protezione e il centro è strutturato con cabine e, in ognuna, entra solo una cliente. Lavoriamo per appuntamenti e siamo in completo disaccordo con la decisione del Governo. Abbiamo perso i mesi più importanti, in cui si concentra il maggior fatturato».

Della stessa idea Isabella Sgreccia, titolare della parrucchieria omonima a Jesi: «Non ci tutela nessuno, ancora devo vedere i 600 euro del bonus. Mi sento presa in giro. I mancati incassi di tre mesi come si fa a recuperarli? Le tasse dobbiamo continuare a pagarle e ci saranno colleghe che chiuderanno». «Speravo di poter riaprire il 18 maggio - racconta Martina Maiani, titolare di Estetica Martina a Castelferretti – e sono preoccupata perché stiamo perdendo i mesi di lavoro più importanti dell’anno. I prossimi mesi saranno difficili. Niente vacanze, lavorerò sempre quest’estate».
 

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