Prenotazione con l’App: allenamento a tempo, plexiglass e nastro fluo. Ecco come cambia la palestra

Prenotazione con l App: allenamento a tempo, plexiglass e nastro fluo. Ecco come cambia la palestra
Prenotazione con l’App: allenamento a tempo, plexiglass e nastro fluo. Ecco come cambia la palestra
di Stefano Rispoli
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Martedì 26 Maggio 2020, 03:05

ANCONA -  Addio pancetta da lockdown, si torna a sudare. La fase-2 delle palestre è ricominciata ieri, fra accortezze e restrizioni. Non tutte hanno riaperto - c’è chi si è preso qualche giorno in più per lavori - ma la maggior parte sì. E subito è scattato l’assalto a bilancieri e manubri, da disinfettare dopo l’uso e su prenotazione obbligatoria. Alla Fitness Square dell’Aspio i soci Gianluca Egidi, Mauro Macchia e Marco Gioia hanno lavorato ai protocolli di sicurezza nei minimi dettagli: sotto la doccia si chiede addirittura di rivolgersi verso il muro per evitare di spargere droplet. «Negli spogliatoi ogni oggetto va riposto nelle borse e negli armadietti: il phon si usa solo in caso di necessità e dopo essersi igienizzati le mani» spiega Egidi. La regola aurea è contingentare gli ingressi. 

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Dunque, «ogni attività va prenotata scegliendo una fascia oraria, anche in sala pesi dove ci si allena al massimo in 30». Qui si corre sui tapis roulant protetti da bolle di plexiglass, panche e tappetini sono racchiusi in un perimetro tracciato con nastro fluorescente. Obbligatori asciugamano e mascherina quando non ci si allena. Ogni attrezzo va sanificato dopo l’uso con un guanto in microfibra, bandite le schede cartacee. All’ingresso gli addetti, mascherina e visiera sul volto, armati di termoscanner, misurano la temperatura dei clienti che seguono percorsi obbligati. «Siamo aperti dalle 6,30 alle 22,30, ma se prima registravamo 600 accessi al giorno, ora scendiamo a 400 - spiega Egidi -. Abbiamo mantenuto tutte le attività, magari variando qualcosa, tranne il brasilian jujitsu. In più, abbiamo introdotto delle lezioni virtual in sala fitness». Palestra che vai, precauzioni che trovi. Alla Happiness di via San Martino hanno reso obbligatorio il sacchetto porta-mascherina, mentre una responsabile gira come un ghostbuster antivirus per sanificare l’ambiente con un nebulizzatore. «Ci si prenota con App o al telefono e si ha un’ora e un quarto per allenarsi ed eventualmente farsi la doccia, anche se suggeriamo di venire già cambiati - spiega Claudia Principi -. Qualcuno si è lamentato, ma bisogna entrare nell’ottica della sicurezza. Abbiamo creato ingressi separati con lettore di braccialetti, percorsi disegnati a terra come binari e distanziato le macchine di due metri e mezzo. Ai clienti chiediamo di sanificare gli attrezzi dopo l’uso». 

Nessun problema nelle sale corsi, dove sono stati creati box da 7 mq per ospitare 12 iscritti più l’istruttore. «Abbiamo sospeso solo il reggaeton per evitare contatti, tutto il resto si può fare. I clienti sono molto contenti, non vedevano l’ora di tornare. Da venerdì è stato un continuo di telefonate, anche da parte di chi è titubante e chiede spiegazioni. Abbiamo lavorato sodo per rendere sicuro il nostro club, anche se le linee guida sono uscite tardi: sull’erogazione di un ottimo servizio non abbiamo dubbi, confidiamo in una buona risposta». Via libera anche alle piscine, ma il debutto è rimandato. «Speriamo di farcela per il 3 giugno - dice Igor Pace del consorzio Cogepi - sia a Ponterosso, sia al Passetto, dove il Comune ha rimosso le palme colpite dal punteruolo rosso e ha rifatto la pavimentazione.

Nel piano vasca potranno entrare 150 persone in contemporanea, di cui 90 in acqua. Non si potranno usare gli spogliatoi, ma solo i bagni e le docce esterne». Resta off limits, invece, la piscina di Vallemiano. «Vorremmo riaprire, ma in condizioni di sicurezza - spiega Giovanni Barone, presidente Uisp Ancona -. Bisogna vedere se ha senso economicamente, vista la sospensione dell’attività delle società sportive e le regole che impongono un utente in acqua ogni 7 metri. C’è un tavolo aperto con il Comune, mi auguro ci venga incontro».

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