Abbracciare un paziente positivo al Coronavirus? All'ospedale di Chiaravalle adesso si può fare

La porta degli abbracci a Chiaravalle
La porta degli abbracci a Chiaravalle
di Gianluca Fenucci
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Domenica 20 Dicembre 2020, 02:55 - Ultimo aggiornamento: 10:17

CHIARAVALLE - Si chiama la Porta degli Abbracci ed è l’ingresso all’amore, alla tenerezza, alla vicinanza ai familiari, per tanti malati di Covid. L’idea l’hanno avuta due associazioni di volontariato, Bricoliamo e Insieme si può fare, con l’Asur.

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Ieri mattina è stata presentata “La Porta degli Abbracci”, un uscio da dove i malati di Covid dell’ospedale Montessori potranno abbracciarsi e parlare con i loro familiari.

A presentare la splendida iniziativa sono state la dott. Maria Rita Mazzoccanti, dirigente medico della direzione sanitaria Asur, la dott. Patrizia Di Emidio, dirigente medico responsabile dell’ospedale chiaravallese, Cristiana Sbaffi, coordinatrice infermieristica del Montessori, Giuliana Fiordelmondo, coordinatrice infermieristica reparto cure intermedie, Michela Molinelli e Laura Casali delle associazioni Bricoliamo e Insieme si può fare. «Con tutti i mezzi di prevenzione possibili e seguendo le norme – ha detto la dott. Mazzoccanti – abbiamo pensato di dare una risposta per rendere meno drammatico il ricovero dei malati Covid consentendo loro, a orari prestabiliti, di ricevere l’abbraccio dei loro cari. Grande merito va alle associazioni Bricioliamo e a Insieme si può fare perché sono state velocissime nel concretizzare il progetto».

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