Osimo piange l’autotrasportatore Testoni: terzo giorno di lutto consecutivo in città

L'ospedale di Torrette
L'ospedale di Torrette
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Sabato 4 Aprile 2020, 07:06

OSIMO - Terzo giorno di lutto consecutivo ad Osimo per una morte dovuta al Covid-19. Dopo il ristoratore Tarcisio Morbidoni e il fruttivendolo Betto Spinsante, ad essere stroncato da Coronavirus è Pietro Testoni, 79 anni, autotrasportatore in pensione residente a Padiglione. Era ricoverato a Torrette dal 24 marzo, come la moglie Rita che però si sta riprendendo. Ad annunciarne la morte è stata la figlia Silvia su Facebook, dove ha ricordato il padre come gran lavoratore ed ha voluto ringraziare gli operatori socio sanitari di Torrette.

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«È stato terribile vederti andare via così, non te lo meritavi, nessuno lo merita, fa rabbia non essere stata l’ultima persona che hai visto, te ne sei andato sotto gli occhi di medici ed infermieri ma non dei nostri. Quei medici ed infermieri che - continua la ragazza nella sua toccante lettera pubblicata sui social - in questo periodo stanno dando il massimo, stanno facendo veramente i salti mortali per poter rimandare a casa dai propri cari il maggior numero di pazienti. In questo caso è andata male, ma loro ce l’hanno messa tutta». Anche lei, a differenza dei fratelli Michele e Federico, è stata contagiata ma è quasi asintomatica. 

Intanto, mentre il sindaco Pugnaloni ha prorogato l’ordinanza sui parcheggi blu gratuiti in centro dal 4 al 13 aprile, Astea sta concludendo la consegna a domicilio delle 12mila mascherine comprate assieme al Comune dalla ditta Galassi di Osimo Stazione che ha usato una fibra per renderle riutilizzabili lavandole per un massimo di 5-6 volte. Alcuni osimani si sono lamentati di non averle ricevute a differenza dei loro vicini di casa e per questo gli operatori Astea stanno svolgendo un secondo giro su richiesta degli interessati. La consegna dovrebbe concludersi entro tre giorni. Altri hanno invece criticato la tipologia di mascherina definendola scomoda e usando anche toni sarcastici ai quali ha risposto su Facebook la titolare stessa della ditta difendendone la scelta e ottenendo centinaia di ringraziamenti, visto che il 25% della fornitura è stata oltretutto regalata.

Altra donazione di mascherine è stata fatta invece dalla Tm Service di San Biagio ai volontari di protezione civile della Aeopc Val.Co. Marche. La parrocchia di Passatempo con il Max Coal locale organizza infine nei suoi locali un tavolo della solidarietà alimentare aperto dalle 18 alle ore 20. «Se hai, lascia qualcosa. Se non hai, prendi qualcosa» esorta la parrocchia. Un’ulteriore testimonianza di solidarietà a distanza in giorni sempre più difficili per chi magari è rimasto senza lavoro e senza soldi per permettersi di andare a fare la spesa.

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