Nessun caso positivo alla casa di riposo tra gli oltre 100 ospiti: anche Medici senza frontiere a supporto dell’attività di prevenzione

I volontari di Medici senza frontiere impegnati a Jesi
I volontari di Medici senza frontiere impegnati a Jesi
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Domenica 10 Maggio 2020, 06:50

JESI  - Medici senza frontiere a supporto dell’attività di prevenzione della Casa di Riposo di Jesi ai tempi del Covid-19. Nel segno di Carlo Urbani, il medico eroe che nel 2013 sacrificò la vita identificando per primo la Sars e riuscendo, grazie all’allarme lanciato per tempo, a contenerne la diffusione. È infatti stata la stretta collaborazione con l’Associazione Carlo Urbani a permettere, grazie all’iniziativa promossa dall’assessora ai Servizi sociali Marialuisa Quaglieri, l’arrivo nella struttura di via Gramsci di un’equipe dell’organizzazione internazionale non governativa, impegnata a portare assistenza medica in ogni parte del mondo. In tre giorni di permanenza, i volontari hanno fornito consigli utili al personale circa le misure adeguate da tenere per prevenire ogni forma di rischio di contagio. Alla Casa di Riposo di Jesi nessun caso di Covid-19 è stato registrato fra gli oltre cento ospiti.

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Era stato di recente Franco Pesaresi, direttore dell’Azienda Servizi alla Persona (Asp Ambito IX) che gestisce la struttura, a ragguagliare: «Ad oggi nessun caso di positività, 11 i tamponi effettuati su nostri ospiti, tutti con esito negativo. Il potere di disporre che i tamponi vengano fatti non è in capo all’Asp ma all’Asur, che ha messo in agenda di procedere anche qui. Prese tutte le precauzioni, come riscontrato anche dal personale di Medici senza frontiere che si è inizialmente stupito delle procedure attuate nonostante non ci fossero stati contagi. Ma, va detto, occorre anche fortuna: abbiamo ogni giorno anziani che tornano dopo essere stati in ospedale, a loro abbiamo dedicato una sezione di quarantena per muoversi con tutta l’attenzione possibile».

Dall’equipe di Medici senza frontiere sono stati illustrati i migliori protocolli di sicurezza, concordati i dispositivi di prevenzione e valutato il piano per le emergenze. Evidenzia l’assessora a salute e servizi sociali Marialuisa Quaglieri: «Ringrazio Medici senza Frontiere e la famiglia Urbani per questa opportunità che mira ad offrire un ulteriore supporto al personale della Casa di Riposo che sta dimostrando non solo grande professionalità e senso del dovere, ma anche massima attenzione per garantire agli anziani ospiti tutte le tutele necessarie».

Intanto c’è attenzione sulla questione tamponi. A chiederne per tutti gli ospiti della struttura è stata per prima a livello locale la consigliera Silvia Gregori (Forza Italia), ha poi indirizzato la richiesta a Regione e Asur il presidente del Consiglio comunale Daniele Massaccesi. Hanno chiesto chiarimenti, con una interrogazione al presidente Luca Ceriscioli, i consiglieri regionali Gianni Maggi, Romina Pergolesi (Cinque Stelle) e Enzo Giancarli (Pd), reclamando «tamponi o test sierologici per tutti gli ospiti».

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