L’ospedale da campo sarà pronto in tre giorni: spazio per 40 pazienti

Il parcheggio dell’Urbani dove sorgerà l’ospedale
Il parcheggio dell’Urbani dove sorgerà l’ospedale
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Mercoledì 1 Aprile 2020, 05:10
JESI  - Inizieranno questa mattina i lavori per l’allestimento dell’ospedale da campo della Marina Militare che la Regione Marche ha richiesto e ottenuto dal Dipartimento Protezione civile nazionale. «Tutto il materiale necessario per l’allestimento della struttura – fa sapere il Presidente della Regione Ceriscioli - giungerà da Brindisi con una nave e l’ospedale sarà allestito in un’area adiacente all’ospedale Urbani di Jesi». 

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Una struttura che si aggiunge all’altra, allestita dall’Asur già il 16 marzo scorso accanto all’ingresso del nosocomio, dove accogliere i pazienti del pronto soccorso non infetti da Covid-19. Un grande sforzo da parte di tutti, in primis da parte del personale sanitario che sempre da oggi potrà contare sui rinforzi: non solo strutture, ma arriverà anche altro personale sanitario, cioè 70 unità, insieme con 20 tecnici incaricati dell’allestimento. 

 

L’ospedale avrà una capienza di 40 posti letto di degenza gestiti dalla Marina Militare e di 4 letti di terapia intensiva, seguiti da un pool di medici e rianimatori che il Dipartimento nazionale di Protezione civile ha riservato per la Regione Marche. L’ospedale da campo sarà pronto nel giro di tre giorni. «È una gran bella notizia – commenta il sindaco Massimo Bacci – e ringrazio il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli e il Gruppo operativo regionale per le emergenze sanitarie (Gores) e la Protezione Civile, perché è stato subito raccolto il nostro appello a sostenere il grande sforzo che stanno facendo medici, infermieri e tutti gli operatori del Carlo Urbani, un ospedale che è diventato un punto di riferimento regionale nell’emergenza al Coronavirus. Da parte nostra – conclude il primo cittadino - la massima collaborazione per fare il più in fretta possibile».


«Questo nuovo ospedale sarà fondamentale per decongestionare il Carlo Urbani che finora ha retto perfettamente l’ondata di accessi e l’emergenza, pur con una cronica carenza di personale medico e infermieristico – aggiunge l’assessore alla sanità Maria Luisa Quaglieri –. Questa struttura può liberare reparti che hanno necessità di riprendere la loro funzione ordinaria al più presto, come la Chirurgia. Già domani (oggi per chi legge, ndr.) arriveranno 90 persone per allestire la struttura, che sorgerà nel parcheggio di fianco al pronto soccorso dove partono le ambulanze». 

Il sistema sanitario cittadino, pur con notevoli difficoltà, ha fatto fronte ai numeri elevatissimi dell’emergenza. «L’ospedale Carlo Urbani ha dato dimostrazione di meritare il grande nome che porta - aggiunge la Quaglieri -, con personale medico e infermieristico che ha saputo accogliere e gestire, in percentuale, il maggior numero di pazienti Covid della regione. Dobbiamo essere fieri dei nostri sanitari e ricordarcelo anche dopo che questa emergenza sarà passata». 
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