FALCONARA - Salgono una cinquantina le segnalazioni, tutte da verificare, arrivate in questura da pazienti che sostengono di aver ricevuto una dose vaccinale dal dottor Sergio Costantini, indagato con l’accusa di aver iniettato ad alcuni mutuati soluzione fisiologica al posto del siero anti-Covid.
LEGGI ANCHE
Dieci cose che si potranno fare e altrettante vietate da domani nelle Marche in zona gialla
LEGGI ANCHE
Gli agenti della Squadra Mobile sono in stretto contatto con i servizi sanitari per verificare quante persone possano essere state effettivamente vittime del presunto bluff contestato dalla procura.
Il fitto dialogo tra polizia e Asur ha portato già ieri alle prime “vere” vaccinazioni. Al centro Leopardi di via dello Stadio è arrivata una coppia, marito e moglie, che si è finalmente sottoposta alla prima dose. I due, stando a quanto emerso, avevano ricevuto l’iniezione (decantata come Pfizer) dal dottor Costantini a fine marzo, ottenendo la ricevuta dell’avvenuta somministrazione solo qualche giorno dopo. Nel documento, però, sarebbe mancato il codice della fiala usata per l’inoculazione. È stata Laura Versace, avvocato delle coppia, a scrivere a metà settimana all’Asur, chiedendo riscontri. In meno di 24 ore c’è stata la risposta con l’immediata prenotazione del vaccino, eseguito ieri. Evidentemente, i nomi dei coniugi non comparivano nei database che l’Asur utilizza per il piano vaccinale: di lì il presupposto della mancata prima dose.