Al Buttari fioccano i contagi. La via d’uscita dall’inferno: un reparto solo per il Covid

Al Buttari fioccano i contagi. La via d’uscita dall’inferno: un reparto solo per il Covid
Al Buttari fioccano i contagi. La via d’uscita dall’inferno: un reparto solo per il Covid
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Giovedì 2 Aprile 2020, 08:40
OSIMO  - Si alza l’allarme alla casa di riposo Grimani Buttari di San Sabino, una delle più grandi della provincia con quasi 200 ospiti in cinque residenze all’interno del grande immobile lungo la provinciale tra Osimo e Castelfidardo. Se alle Mimose, Sollievo, Sorriso e Belvedere al momento non ci sono contagi, alla residenza Rose siamo saliti nel giro di una settimana da un paio di casi a 22 su 39 tamponi.

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Oltre a questi ci sono due operatori contagiati della stessa residenza. «Dei 22 positivi -ha precisato ieri il presidente del Buttari Fabio Cecconi-, solo 3 hanno sintomatologia di febbre. I 17 negativi al tampone hanno acciacchi dell’età». La scorsa settimana i primi quattro ospiti con Coronavirus erano stati ricoverati a Torrette per le condizioni critiche di cui uno, un 60enne, è poi morto per patologie pregresse. Da qui la richiesta di Cecconi ad Asur di fare più tamponi, svolti lo scorso weekend al Buttari. I risultati sono arrivati negli ultimi giorni. 


«Per fortuna tutto è circoscritto ad una residenza da tempo in auto isolamento», ha detto ieri Cecconi, che considerando l’escalation, ha deciso con la direzione sanitaria di attivare da martedì un reparto Covid interno alle Rose. Il piano intermedio è occupato dai casi positivi, quello sotto e il secondo piano ospitano i degenti negativi, per limitare i rischi. Stessa cosa per gli spazi comuni, con la refezione ora separata tra i piani. Gli operatori non vengono ruotati in modo che gli addetti al reparto Covid non esportino il virus. «Tra i dipendenti su nove tamponi ne sono risultati due positivi, ma -spiega Cecconi- erano in quarantena e nessuno presenta criticità ma sintomi leggeri». Nei giorni scorsi Andrea Raschia, referente della Cgil Funzione pubblica in Valmusone, visto l’aggravarsi delle situazioni nelle case di riposo della zona, tra Buttari e Mordini di Castelfidardo, aveva lanciato un appello alle autorità per fornire più dispositivi di sicurezza per il personale e aumentare il numero di tamponi. «Strutture -dice Raschia- che non possono continuare ad affrontare questo grado di emergenza in solitudine. Le azioni messe in campo devono essere implementate e coordinate».


Per ora nessuna criticità nelle altre due case di riposo di Osimo. Al Bambozzi, 99 posti in pieno centro, nessun contagio, come riferisce la presidente Laura Cionco: «Due ospiti sono appena rientrate dall’ospedale ma stanno bene, speriamo che la situazione si mantenga». Al Recanatesi su 132 degenti a San Sabino uno solo è risultato positivo ma era già ricoverato a Torrette da fine febbraio ed ora è guarito. «Dentro la struttura non abbiamo avuto contagi -spiega il presidente Jacopo Bellaspiga- abbiamo organizzato un gruppo centrale d’acquisto per i dpi. In autonomia ci stiamo approvvigionando».
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