Baraccola, il regno della spesa: in tre chilometri la bellezza di sette market

Baraccola, in 3 km la bellezza di sette market
Baraccola, in 3 km la bellezza di sette market
di Stefano Rispoli
4 Minuti di Lettura
Giovedì 11 Giugno 2020, 05:50

ANCONA  - L’emergenza Covid è ormai alle spalle e la grande macchina della Baraccola è ripartita tra luci ed ombre, progetti nascenti e realtà sospese, fabbricati in costruzione ed enormi scatoloni grigi senza identità, divorati dal degrado e dal tempo. Il distretto industriale, che dà lavoro a migliaia di persone, ha risentito inevitabilmente della pandemia, ma il processo di trasformazione non si arresta e, nonostante la crisi, si conferma una calamita in grado di attrarre colossi del commercio e investimenti milionari. Dominano i templi della spesa: il Lidl ha da poco aperto in via Grandi e presto sbarcherà anche il settimo supermercato nel raggio di circa 3 chilometri. 

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È un discount che sorgerà al posto dell’ex Bingo di via Pontelungo: la struttura, rilevata all’asta per 3,1 milioni di euro, dovrà essere demolita e rifatta ex novo dall’acquirente, divenuto proprietario di una porzione del capannone chiuso nel 2009 dopo il fallimento del gruppo Fioretti e interessato da un incendio che lo distrusse in parte nel 2011. Supermercati, ma non solo. Nei prossimi mesi verranno alla luce altre attività, a cominciare da un hotel a 4 stelle e da un ristorante che sorgeranno nel plesso dell’ex America Graffiti: anche la catena di american diner in franchising, infatti, ha gettato la spugna a causa della crisi da Coronavirus. Entro agosto verrà inaugurato l’albergo, progettato dallo studio Brau degli architetti Sergio Roccheggiani e Marco Battistelli e gestito dalla Chiomar Srls di Loreto, dopo l’ok del Consiglio comunale alla variante per il cambio di destinazione d’uso. 

L’hotel sorgerà al piano superiore dello stabile di via 1° Maggio 4: sarà dotato di 16 camere per un totale di 25 posti letto. Lavori in corso anche al piano inferiore, dove prenderà vita un nuovo ristorante: il profilo di chi lo gestirà resterà top secret fino a quando non verrà chiuso il contratto, ma di sicuro non si tratta di un fast food. Il debutto è previsto per metà luglio.

«L’idea nasce dal fatto che alla Baraccola c’è carenza di strutture ricettive - spiega l’architetto Roccheggiani -. Lo reputo un investimento azzeccato che si inserisce nell’ottica della riqualificazione di una zona industriale alle prese con degrado ed edifici fatiscenti, senza dimenticare i posti di lavoro che si creeranno grazie alle nuove attività». Lo studio Brau si sta occupando anche dei progetti di altre due realtà nascenti: Leroy Merlin e King Sport. Il colosso francese del bricolage e del fai-da-te dovrebbe inaugurare per marzo 2021: si prevedono quasi cento assunzioni, il cantiere è ripreso a spron battuto dopo il Covid nella zona di via Zingaretti, nell’area del Gross Center di fronte al Mc Donald’s, su una superficie di 36mila mq. Aprirà invece a fine novembre la nuova sede di King Sport, 3mila mq distribuiti su due piani in uno degli appezzamenti del mercato ortofrutticolo: un nuovo impulso al commercio, dunque, arriva dal settore dell’abbigliamento. 

Cantieri che ripartono, cantieri ormai conclusi, come quello per la rotatoria tra via Flavia e via Ruggeri, costata al Comune 715mila euro attraverso lo strumento dell’appalto con permuta, concordato con la ditta Ubaldi Costruzioni di Ascoli: le transenne sono state rimosse proprio all’indomani della pandemia e ora la viabilità scorre più fluida. Insomma, c’è fermento. 

Quello che manca è tutto il resto: cura, ordine, sicurezza per i pedoni in due arterie iper trafficate come via Albertini e via 1° Maggio, dove gli attraversamenti pedonali fantasma sono un pericolo costante, per non parlare dell’asfalto-groviera e della vegetazione selvaggia che invade, in particolare, la zona attorno al centro commerciale Conero, dove il capannone ex Busco, ripetutamente preso d’assalto da vandali, ladri e clochard, è un simbolo di degrado.

E poi c’è la crisi post-Covid che ha finito per travolgere il complesso del multisala, mai così deserto: sarà un’estate a schermi spenti per l’ormai ex Uci Cinemas, ma è in corso una trattativa tra la famiglia Giometti e la società americana per individuare una exit strategy e salvare 38 dipendenti di 6 sale marchigiane. Restano chiusi il Bingo e la gaming hall G-Planet, ma questa è un’altra storia: sarebbero pronti a riaprire subito, si aspetta solo che il Governo dia il via libera alla ripartenza del gioco. Intanto la Baraccola prova a guardare il bicchiere mezzo pieno, e continua a spingere il carrello della spesa. Il settimo supermercato che sorgerà nel giro di tre chilometri dimostra che si tratta di un settore che resiste alle congiunture negative. 

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