CORINALDO - Choc per la famiglia di Manuel Giovannelli, dopo aver ricevuto l’esito dell’autopsia svolta ad Ancona. «Quel corpo non è di mio figlio» sbotta la madre Anna Grossi, che aggiunge: «Manuel era alto 1,74 metri e non 1,85 come scritto inoltre non fumava ed era un salutista ma risulta avere i polmoni consumati dal fumo. Non abbiamo mai potuto vederlo e non è stata fatta la comparazione del Dna. Di chi è quel cadavere che ci hanno mandato da Malta?». Il 42enne di Corinaldo è stato trovato senza vita in mare lo scorso marzo a Malta dove viveva e lavorava come veterinario governativo.
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«L’autopsia dice che la morte è dovuta alla caduta – aggiunge l’avvocato Myriam Fugaro – per cui parlare di suicidio è improprio, può essere scivolato o è stato spinto.
La famiglia vuole rivolgersi alla criminologa Roberta Bruzzone intanto la madre di Manuel è amareggiata. «Tutti vogliamo sapere perché è morto Giulio Regeni – interviene Anna Grossi, riferendosi alle polemiche per il manifesto rimosso dal Comune di Senigallia – ma anche mio figlio merita verità e giustizia. E’ morto in un paese straniero, ucciso, ne sono convinta. Mi aveva raccontato di non condividere la gestione degli immigrati e aveva deciso di tornare in Italia ma non ha fatto in tempo». La polizia di Malta ha aperto un’inchiesta. «Non abbiamo più saputo nulla – ricorda la madre –. Quanti oggi protestano perché è stato rimosso uno striscione per Giulio Regeni, perché non mi aiutano facendo sentire forte la loro voce anche per Manuel? E’ un marchigiano, figlio di questo territorio. Possibile che a nessuno interessi? Aiutatemi a rendergli giustizia». Anna Grossi ha scritto al Ministro Di Maio ed ha mandato un appello al premier Conte senza ricevere risposte.