ANCONA - Fedez e Sfera Ebbasta chiamati a testimoniare dalla procura nel processo della strage alla Lanterna Azzurra. I due rapper sono stati convocati in aula per venerdì prossimo nell’ambito del filone legato alle responsabilità amministrative dei cosiddetti colletti bianchi. Entrambi i cantanti erano già stati già sentiti dai carabinieri del Nucleo Investigativo poco dopo la tragedia dell’8 dicembre 2018.
Sfera era stato ascoltato in quanto si sarebbe dovuto esibire proprio quella notte in un dj set previsto attorno all’una.
Le domande
Evidentemente, i pm vogliono dei chiarimenti sugli accordi presi dai due management per esibirsi alla Lanterna e sulle condizioni gestionali del live sul palco, soffermandosi sul rapporto capienza-cachet e costo del biglietto per gli utenti del locale. Gli avvocati delle parti civili parti civili hanno già fatto presente che si opporranno ad una eventuale decisione di acquisizione delle testimonianze dei due rapper: devono essere sentiti in aula.
Ieri, intanto, è stato sentito come testimone il professor Costanzo Di Perna, consulente della procura che ha reso noti i riscontri della perizia tecnica ordinata dai pm Bavai e Gubinelli per chiarire quanto la discoteca di Corinaldo fosse a norma dal punto di vista dell’impianto di aerazione, del ricambio d’aria e dello stato degli elettroventilatori. L’ingegnere, in pratica, ha rilevato difformità nei valori della portata dell’aria rispetto a quanto certificato dai proprietari e dei gestori del locale di via Madonna del Piano.
Rispetto alla certificazione ai fini dell’agibilità, c’era un numero inferiore di elettroventilatori e almeno due finestre erano stato oscurate con dei pannelli. Sulla capienza massima possibile, con quei parametri del ricambio d’aria: «Nella sala numero uno - ha detto il consulente - potevano stare 150 persone, nella due 33 persone e la tre poteva ospitare 72 utenti. In totale, in tutto l’edificio potevano starci in 255». Stando agli accertamenti della procura, quella notte a Corinaldo c’erano poco più di mille ragazzi, quasi tutti arrivati per l’esibizione di Sfera Ebbasta.
Il pacchetto dei testimoni ha visto anche deporre l’analista forense Luca Russo, l’ex comandante dei vigili del fuoco di Ancona Dino Poggiali e il funzionario di turno quella notte, Angelo Molinari. È stato confermato, come già emerso, che la Lanterna è rimasta aperta per un periodo (molto prima rispetto all’8 dicembre 2018) nonostante l’assenza della certificazione anti-incendio. Fu poi fatta chiudere. Un altro stop momentaneo era arrivato dopo un esposto anonimo che faceva riferimento a presunte irregolarità: «Solo una disgrazia potrà fermare questa illegalità».
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