Quattro comunità in lacrime per la scomparsa di don Franco Morico: aveva anche sconfitto il Covid

Quattro comunità in lacrime per la scomparsa di don Franco Morico: aveva anche sconfitto il Covid
Quattro comunità in lacrime per la scomparsa di don Franco Morico: aveva anche sconfitto il Covid
di Raoul Mancinelli
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Venerdì 23 Luglio 2021, 06:45 - Ultimo aggiornamento: 24 Luglio, 10:04

CORINALDO  - Quattro comunità -Barbara, Brugnetto, Ostra Vetere, Corinaldo - in lutto per la scomparsa di don Franco Morico. Don Franco è mancato a Senigallia, 91enne. Un anno fa, a 90 anni compiuti, aveva sconfitto il Covid, ma negli ultimi mesi soffriva di disturbi legati all’età e alla sua vita infaticabile.

Nato a Barbara il 14 gennaio 1931, era stato parroco a Borghetto di Monsanvito, Brugnetto di Ripe, poi aveva vissuto le sue esperienze pastorali più intense a Ostra Vetere, dove era arrivato per succedere a don Pietro Bonucci (mancato nel 1978) e dove è rimasto per 22 anni, e a Corinaldo dove a partire dalla fine degli anni 90 è stato rettore del santuario di Santa Maria Goretti, prima che l’età avanzata lo portasse a concludere la sua missione corinaldese ritirandosi a Senigallia, dove ha continuato a svolgere preziosi servizi in Duomo e nella chiesa della Croce. A Ostra Vetere e a Corinaldo don Franco ha lasciato un segno profondo.

Tra i meriti a Ostra Vetere, gli interventi ristrutturativi nel tempio neogotico di Santa Maria di Piazza, la valorizzazione del patrimonio culturale (ha concepito l’idea della pinacoteca parrocchiale, inserita nel museo cittadino nato grazie alla sinergia fra comune e chiesa locale), la riscoperta di importanti opere d’arte quali la grande tela del Pomarancio e il San Giovanni Battista di scuola caravaggesca, e il sostegno alla causa canonica di Suor Maria Crocifissa Satellico (1706-1745) che nel 1993, quando lui era abate di Santa Maria, è stata beatificata da San Giovanni Paolo II.

Pari energie don Franco ha riservato, a Corinaldo, alla gestione del santuario e alla valorizzazione del culto di Santa Maria Goretti, alla quale ha dedicato due pubblicazioni. Tra le sue iniziative, quella del trasferimento delle spoglie di Alessandro Serenelli, uccisore della santa e protagonista di un toccante pentimento, dal cimitero di Macerata all’interno del santuario. Lo scrittore e giornalista Vittorio Greco, uno dei biografi della santa, ha voluto salutarlo con un pensiero: «Don Franco nel santuario gorettiano ha messo il cuore, spiritualmente e materialmente».

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