Focolaio Covid nella Rsa, una vittima e tre donne contagiate: «Asintomatiche, hanno fatto la terza dose»

Alessandro marini, direttore del distretto sanitario
Alessandro marini, direttore del distretto sanitario
di Sabrina Marinelli
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Mercoledì 29 Dicembre 2021, 09:52 - Ultimo aggiornamento: 30 Dicembre, 14:24

CORINALDO - Focolaio alla Rsa di Corinaldo con una vittima e tre donne positive. Una 89enne con gravi patologie era stata trasferita al Pronto soccorso di Senigallia, dove è arrivata la conferma del Covid. Nella notte tra lunedì e martedì la situazione è precipitata e la donna purtroppo è morta. Il decesso è avvenuto per una grave malattia, la stessa che aveva richiesto il ricovero. Tutti gli altri ospiti sono stati monitorati e sono emersi altri tre positivi. Negativi invece tutti gli operatori sanitari. 

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Il decorso 

«Due persone sono state trasferite in una struttura Covid – spiega Alessandro Marini, direttore del Distretto sanitario – mentre una terza è rimasta in struttura in una stanza singola, isolata dagli altri.

Tutte hanno fatto la terza dose e non presentano sintomi». Il loro decorso non sembra quindi preoccupare dal punto di vista del Covid. «La situazione è sotto controllo ed eravamo pronti a gestire una simile eventualità – prosegue il dottor Marini – già nei giorni precedenti avevamo ridotto, per precauzione, la possibilità di fare visite come anche nelle altre strutture e, appena emerso il primo caso, ci siamo mossi attivando le procedure previste per contenere il contagio».

La copertura 

Tutti gli ospiti della struttura sanitaria verranno monitorati e tenuti sotto costante controllo anche nei prossimi giorni. La signora deceduta era stata sottoposta a un tampone antigenico prima di lasciare la Rsa di Corinaldo, in vista di un suo necessario ricovero in ospedale. È emersa subito la positività poi confermata dal molecolare fatto al Pronto soccorso. Gli ospiti della Rsa di Corinaldo, come tutte le strutture per anziani e per disabili del territorio, hanno ricevuto la terza dose da oltre un mese. Marini ricorda infatti che «il completamento della copertura vaccinale protegge dalla malattia nelle sue forme più pericolose ma non dalla possibile presenza del virus nelle vie respiratorie». 

Il quadro clinico

Motivo per cui la situazione è sotto controllo per le altre tre donne positive. Sono state isolate ma stanno bene. L’unica vittima aveva gravi patologie e, secondo i sanitari, il Covid non avrebbe inciso. Al Pronto soccorso hanno fatto di tutto per poterla salvare ma il quadro clinico era troppo compromesso. A portare il virus nella struttura non sono stati gli operatori, risultati tutti negativi al tampone a cui sono stati sottoposti insieme a tutti gli ospiti.

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