Conero, questo è turismo. «Un turbo agosto da tutto esaurito». C’è il pienone fino alla prima settimana di settembre

Conero, questo è turismo. «Un turbo agosto da tutto esaurito». C’è il pienone fino alla prima settimana di settembre
Conero, questo è turismo. «Un turbo agosto da tutto esaurito». C’è il pienone fino alla prima settimana di settembre
di Maria Cristina Benedetti
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Domenica 15 Agosto 2021, 04:50 - Ultimo aggiornamento: 16:09

ANCONA Il borsino del vacanziere sembra seguire i picchi, roventi, del meteo. Dopo un mese di giugno da “guardo e passo”, un luglio da partenza a strappi, con agosto si torna indietro nel tempo. Alle vecchie ferie relax.

«Siamo al completo, almeno fino alla prima settimana di settembre». Parola di Anna Maria Ciccarelli. La presidente degli albergatori della Riviera del Conero e titolare di un relais va all’origine di un successo, secondo lei, annunciato. «Il tempo ci assiste e poi, da come era andata la stagione precedente, posso dire che era previsto». Aggiunge i particolari in cronaca: «Con il Covid tutti restano in Italia e le località turistiche di mare sono le favorite». Un teorema generale, il suo, a cui segue il corollario della territorialità: «Funziona il richiamo delle Marche, quest’anno molto di più prima. Fino a quattro, cinque anni fa questa era una regione di passaggio. Ora che è stata scoperta, si torna per fermarsi. È molto apprezzata per la bellezza dei luoghi, la bontà del suo cibo e la prelibatezza dei suoi vini». Da non trascurare le coordinate geografiche: «Siamo al centro dell’Italia, facili da raggiungere. Sul fronte dell’ospitalità ci stiamo ponendo bene». La Ciccarelli arriva allo slogan: «Siamo una terra bella, pulita, sicura. Elementi da mettere in luce». 


La programmazione 
Sul concetto della rimonta di mezza estate torna a insistere Alberto Tassi. «Dopo un giugno quasi completamente saltato, perché non era riuscita la programmazione con i gruppi che si fa a gennaio, un luglio isterico con un via vai di turisti mordi e fuggi, due o tre giorni e non di più, ad agosto sono arrivati i vacanzieri.

Quelli classici, di un tempo che si fermano almeno una settimana». Con due alberghi sulla spiaggia di velluto e il ruolo di presidente regionale di Assohotel, costola di Confesercenti, la sua è voce di popolo: «Qui a Senigallia, come presumo che sia ovunque nelle Marche, è tutto esaurito. Un pienone che vale anche per la prima settimana di settembre». L’identikit non tradisce le aspettative: «Molti italiani, come sempre accade durante questo mese. Gli stranieri? Si sono mossi pochissimo. Qualche lieve spostamento si nota nel mercato svizzero». In questo periodo, specie sul Conero, cominciano a vedersi.Tassi procede con i distinguo. «Chi vive di una stagionalità corta non risente della crisi, per chi invece punta su quella lunga, sei-sette mesi di attività, alla quale tutti dovremmo aspirare, il 2021 sarà come il 2020, una catastrofe». Torna a ribadire: «Settembre? Fa ben sperare». E chiude con una nota di consapevolezza raggiunta, conquistata: «Il Green pass ha generato un effetto tranquillità tra i clienti». La forza delle regole. 


La suite
Ancona con una vista da sogno, poi fin giù nel fascino di Portonovo. Guido Guidi è il punto esatto dove l’accoglienza si mescola all’essenza della bellezza. «Abbiamo il tutto esaurito ovunque». Al gran completo dal SeePort al SeeBay, dove oggi in occasione del Ferragosto verrà inaugurata la nuova Royal Bay Suite. Duecento metri quadrati all’ultimo piano, con due terrazze sulla baia. Un’anteprima che dà il peso della ripartenza. «Festeggiamo la vita, l’amore, la libertà». Stasera cena di gala nel parco degli ippocastani e la suggestione di un concerto di violino e sax. Guidi segue il ritmo delle emozioni: «Celebriamo così i valori che ci faranno ritornare alla normalità». Per un momento si riposiziona sul terreno concreto dei conti, che iniziano a tornare: «Stanno arrivando in questi giorni le prenotazioni per settembre. Finora si procedeva molto lentamente. I turisti vogliono vedere l’evolversi della situazione legata alla pandemia. Vogliono viaggiare sicuri». Uno scatto, ne è certo, frutto del prendere coscienza: «Le restrizioni, a parte i primi disagi iniziali, sono strumenti a protezione della propria libertà. La gente l’ha capito bene». Subito accende i colori della festa.

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