L'allarme nell'estate anconetana: «Nessuno fa più il cameriere. Affari in picchiata»

L'allarme nell'estate anconetana: «Nessuno fa più il cameriere. Affari in picchiata»
L'allarme nell'estate anconetana: «Nessuno fa più il cameriere. Affari in picchiata»
di Andrea Maccarone
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Venerdì 15 Luglio 2022, 04:15

ANCONA -  L’emorragia di personale stagionale continua. L’estate è cominciata da un pezzo, ma gli operatori della ristorazione soffrono ancora la mancanza di figure per completare l’organico. E in alcuni casi, seppure in estremo ritardo rispetto agli altri anni, c’è chi pubblica ancora gli annunci di selezione.  

Stavolta è toccato a Mauro Castellani, titolare dell’Opera Nova della Marca, che sul suo profilo Facebook ha postato un annuncio di ricerca personale extra per i weekend. 


Il problema


Una situazione comune lungo tutta la riviera.

C’è chi ha dovuto sopprimere i turni di servizio. Chi si è trovato costretto a ridurre il numero di coperti. «Il problema è comune in tutto il nostro settore - afferma Castellani - i ragazzi non vogliono più lavorare durante i fine settimana». Infatti il ristoratore si è trovato d’improvviso scoperto nel bel mezzo della stagione perché è stato mollato su due piedi da un dipendente che ha preferito andare a lavorare per un’azienda che garantisce weekend liberi. «Da quando ho pubblicato l’annuncio si è presentata una sola persona - racconta Castellani - un muratore di 46 anni». Ciò a conferma del fatto che i più giovani, in linea di massima, preferiscono orientarsi su altri settori. E gli unici che decidono di mettersi in gioco nella ristorazione sono figure alle prime armi, senza alcuna esperienza. Per la prima volta gli operatori si trovano nella condizione di dover sopprimere i turni di servizio. Ha fatto scalpore quando ad inizio stagione lo chef Moreno Cedroni ha annunciato che al Clandestino Sushi Bar di Portonovo non avrebbe più effettuato servizio di colazione e bar per mancanza di personale.

I tagli

«Noi abbiamo dovuto tagliare il serale, dalle 9 alle 2» afferma Francesco Marabini, titolare del Chioschetto sul lungomare di Numana. E poco distante, al ristorante dello stabilimento balneare Eugenio, il titolare Samuele Bandiera è stato costretto a ridurre il numero di coperti. «Le prenotazioni si concentrano tutte nel weekend - dice il ristoratore -, ma non possiamo lavorare a pieno regime come una volta. Quindi prendiamo meno gente, per un calo di fatturato stagionale che si aggira intorno al 20%».  Rispetto agli altri anni, a detta degli esercenti, viene a mancare una fascia ben precisa di lavoratori stagionali: quella degli studenti universitari. «Fino a qualche anno fa disponevamo di una rosa di collaboratori molto ampia - spiega Michele Zannini, titolare del Caffè Giuliani - adesso queste figure non ci sono più». Va un po’ meglio con i minorenni, ma per legge non possono lavorare oltre le 22. Quindi possono essere impiegati solo per i turni di giorno. «Ma oltre ad essere senza esperienza, sono anche poco ligi al dovere - riprende Bandiera -, arrivano in ritardo sul posto di lavoro e si stancano subito. La stagione la porteremo a casa comunque, ma con una fatica estrema».

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