Ragazzini ubriachi vogliono entrare
Ristoratore li blocca, viene aggredito

Ragazzini ubriachi vogliono entrare Ristoratore li blocca, viene aggredito
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Giovedì 28 Dicembre 2017, 07:05
LORETO - Il noto ristoratore Giuseppe Cingolani, patron della macelleria all’ingrosso Centro Carni Villa Musone, è stato aggredito nel suo nuovo locale di Loreto. L’episodio, che poteva finire con dei feriti all’ospedale se non fosse stato per l’intervento dei carabinieri, è avvenuto la sera del 23 dicembre nel ristorante da poco inaugurato a Villa Musone, accanto alla macelleria. Dei ragazzi, in evidente stato di ubriachezza, hanno cercato di entrare nel nuovo ristorante Qualità è Amore per cenare, ma il titolare, Cingolani appunto, vista la situazione, con i giovanotti fin troppo su di giri e il locale quasi già del tutto pieno, ha cercato di farli desistere e fermarli. 

Il suo tentativo di non farli accomodare si è reso però vano, perché i giovanotti, tutti alticci, hanno insistito e dalle parole sono presto passati ai fatti. Cingolani ha cercato di spingerli fuori dall’uscio del locale e ne è nata una colluttazione con i ragazzi ubriachi che hanno anche alzato le mani verso il ristoratore. Per fortuna il resto del personale è intervenuto per sedare gli animi e contestualmente ha chiamato i carabinieri. 
Dalla vicina stazione di Loreto i militari sono giunti in pochi minuti e di forza hanno allontanato i ragazzi ubriachi dal locale. Al momento non ci sarebbe nessuna querela di parte, in quanto, nonostante lo scontro, nessuno sarebbe rimasto ferito in maniera rilevante, come ha confermato ieri Cingolani stesso: «Nessuno si è fatto male e la colluttazione è durata poco, non siamo dovuti ricorrere alle cure del pronto soccorso».

Sul perché del caos che si è creato in quei minuti nel suo nuovo ristorante, Cingolani ha spiegato cercando di minimizzare: «Erano giovanotti un po’ su di giri, ho visto che erano ubriachi e per evitare disagi dentro il locale, e in particolare agli altri clienti già a tavola, ho chiesto loro di non entrare e farsi passare la sbornia altrove, ma i ragazzi si sono arrabbiati e hanno iniziato prima a volare parole grosse poi qualche spintone, ma niente di preoccupante, tanto che vedendo arrivare i carabinieri si sono placati e se ne sono andati senza insistere oltre».
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