Ancona, branchi di cinghiali a spasso in città: «Perché la Regione non fa niente?». Nuovo avvistamento in via Redipuglia

L’assessore comunale Polenta: «C’è un protocollo, va rispettato»

Branchi di cinghiali a spasso in città: «Perché la Regione non fa niente?». Nuovo avvistamento in via Redipuglia
Branchi di cinghiali a spasso in città: «Perché la Regione non fa niente?». Nuovo avvistamento in via Redipuglia
di Stefano Rispoli
2 Minuti di Lettura
Domenica 19 Marzo 2023, 03:10 - Ultimo aggiornamento: 20 Marzo, 07:38

ANCONA Scorrazzano per la città, in cerca di acqua e cibo. Ormai sono a due passi dal centro. Ieri mattina li hanno visti a spasso lungo la scalinata tra via Redipuglia e via Rovereto. «Era una famigliola di nove cinghiali», assicura una residente che ha lanciato l’Sos sui social. Torna a risuonare l’allarme ungulati, segnalati in più punti del capoluogo, in particolare a Borgo Rodi e nel parco Montemarino, ai piedi dell’istituto superiore Savoia-Benincasa. 

 


I video 


Per fortuna non si registrano incidenti o danni particolari, ma la preoccupazione cresce. Qualche sera fa un automobilista ha ripreso un branco di cinghiali che, di sera, gli hanno tagliato la strada in via Angelini. Potrebbero essere gli stessi che, qualche giorno prima, erano stati filmati in via Rodi e non è escluso che la solita famigliola si sia spostata poi dalle parti di via Redipuglia. Nell’autunno scorso al Piano si era scatenata una vera e propria caccia al cinghiale: era disorientato, correva da una parte all’altra e ha rischiato di essere investito. 


La polemica


Il tema ha alimentato un acceso dibattito sulle responsabilità rimpallate tra Comune e Regione. «Nel giugno 2021, attraverso la sottoscrizione del protocollo d’intesa promosso dal sindaco di Ancona, in qualità di presidente Anci, la Regione, in quanto soggetto preposto alla gestione e al controllo delle specie di fauna selvatica, si era impegnata a presentare una proposta di legge per risolvere il problema degli ungulati in ambito urbano, ma non ha fatto nulla di quanto previsto - spiega Michele Polenta, assessore all’Ambiente -. Nel frattempo, il Comune sta effettuando quelle azioni indirette previste nel protocollo: ad esempio, abbiamo bonificato un’area che non fa parte del verde urbano a Vallemiano dove le fototrappole hanno documentato un grande passaggio di ungulati». Un altro intervento - che richiederà l’ok dei privati - è previsto tra Vallemiano e Montemarino, dove il Comune vorrebbe installare una recinzione per impedire ai cinghiali di avvicinarsi in città. «Occorre modificare la legge regionale, come ha fatto ad esempio la Toscana, per consentire ai sindaci di emettere delle ordinanze ad hoc e alla polizia provinciale di dotarsi di risorse e mezzi per affrontare questo problema - aggiunge Polenta -. Il Comune non ha una specifica autorità in materia, può solo attuare delle azioni indirette e preventive, che però non sono sufficienti». 
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA