Il dolore dei parenti: «Alberto e Stefania, una coppia perfetta. Neanche una parola da chi li ha investiti». Domani i funerali di Catani e Viterbo

Alberto Catani e Stefania Viterbo, travolti e uccisi in bicicletta da una Panda impazzita
Alberto Catani e Stefania Viterbo, travolti e uccisi in bicicletta da una Panda impazzita
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Domenica 19 Giugno 2022, 02:45

MONTEMARCIANO - La foto, l’unica che li ritrae insieme, li vede sorridenti, felici ed abbracciati con sullo sfondo montagne, ghiacciai e un fiume cristallino del Trentino. Alberto Catani e Stefania Viterbo da un anno stavano vivendo la loro storia d’amore, un sentimento che li aveva portati a decidere di vivere insieme nella casa di lui a Marina di Montemarciano, in via Grazia Deledda. 

 
Gli amici
«Erano una coppia perfetta – dicono gli amici di Alberto – due persone che si erano conosciute su Facebook ma che erano fatte l’uno per l’altra».

Lo sgomento, il terrore, il pianto sono disegnati sul volto di tutti. Dei parenti di Stefania Viterbo che da Triggiano aveva deciso di cambiare vita: di raggiungere il suo Alberto a Montemarciano e di progettare con lui il futuro. «Stefania era felice e serena – dice la sorella minore Saria – finalmente aveva trovato l’uomo della sua vita e da pochi giorni, grazie ad Alberto, stava anche lavorando come barista. Il 16 luglio con mio marito Luigi e i nostri due bambini, che come gli altri tre nipoti Stefania adorava, dovevamo raggiungerli nelle Marche per festeggiare il compleanno di uno dei bimbi e per una vacanza che aspettavamo con desiderio. Ed invece, nel buio della notte tra giovedì e venerdì, la telefonata che abbiamo ricevuto a casa a Triggiano, ci ha spezzato il cuore. Non possiamo ancora crederci». Luigi, il cognato di Stefania Viterbo, è stato all’obitorio di Torrette per riconoscere la salma. «L’ho vista in volto – dice frastornato e affranto Luigi – ed aveva alcune ecchimosi ma non ci hanno fatto vedere altro: presumo che il corpo avesse subito traumi gravissimi. Siamo stati sul posto dell’incidente ed abbiamo ricostruito la dinamica. Non accusiamo nessuno, per le indagini e i giudizi ci sono le persone e le autorità preposte ma ci saremo aspettati un pensiero da parte della donna che li ha investiti: magari nei prossimi giorni, quando sarà più serena, scriverà una lettera o ci invierà qualche parola di cordoglio anche se per ora nessuno si è fatto sentire». Sandro e Massimo Marinelli, titolari del bar Ida della Rocca, dove da alcuni giorni Stefania Viterbo era occupata come barista non sanno ancora darsi pace. «Era speciale, educata e semplice. Si era già saputa far voler bene da tutti». Anche per Alberto Catani tutti usano l’aggettivo speciale per descriverlo. Michele Quirino, titolare dell’omonimo ristorante self service di Jesi e cliente di Catani che era rappresentante della catena di distribuzione alimentare Pringis, ricorda i tanti momenti vissuti insieme. «Alberto era eccezionale nel lavoro e nella vita. Quando mancava qualche prodotto al ristorante, in poco tempo riusciva a farmelo avere e quante cene abbiamo condiviso con gli amici Giuliano Tittarelli e Edoardo Cori: ad Alberto non mancava mai il sorriso e la battuta pronta». 


L’addio
Il funerale di Alberto domani alle 17,30 a Marina nella chiesa di S.Maria della Neve e S.Rocca mentre quello di Stefania si svolgerà a Triggiano, in provincia di Bari, domani alle 10 nella parrocchia San Giuseppe Moscati.
Gianluca Fenucci
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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