Choc in treno, controllore aggredito
«Calci, sputi e spinto giù dal vagone»

Choc in treno, controllore aggredito «Calci, sputi e spinto giù dal vagone»
di Sabrina Marinelli
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Lunedì 16 Settembre 2019, 03:40
SENIGALLIA - Controllore aggredito sabato sera da un branco di bulli su un treno regionale tra Falconara e Marzocca. Il dipendente delle Ferrovie aveva il ruolo di verificare che nel convoglio non venissero commessi atti vandalici: un incarico inquadrato come addetto della protezione aziendale. Non doveva quindi verificare il possesso dei biglietti da parte dei passeggeri ma comunque controllava. Intorno alle 23, arrivato in un vagone, un gruppo di ragazzi stranieri ha iniziato a schernirlo, lanciandogli addosso vino e alcolici che avevano nelle bottiglie.

 

La ricostruzione
I testimoni riferiscono anche di qualche sputo: alla stazione di Marzocca è stato spintonato verso l’uscita. I ragazzi presenti nel vagone hanno temuto che fosse stato scaraventato fuori invece della Ferrovie fanno sapere che è stato solo spintonato e non buttato. È quindi risalito sul treno, forse in un altro vagone perché nessuno in quello l’ha più visto dopo l’episodio. Il treno ha poi proseguito fino a Senigallia dove tutti sono scesi per raggiungere la navetta che li ha portati in discoteca. Sabato c’era infatti la chiusura del giardino del Mamamia che ha richiamato molti giovani. La prima a denunciare quanto accaduto sul treno è stata la madre di una ragazza di Jesi che, insieme alle sue amiche, era diretta a Senigallia. E’ stata lei a chiamare in lacrime la madre intorno alle 23. 

La testimonianza
«Treno regionale Falconara diretto a Senigallia, 20 minuti fa - ha scritto poco dopo la telefonata la madre su Facebook -. Branco di ragazzi “non locali” senza biglietto. Il controllore inizia a fare multe, viene coperto di insulti e sputi, gli viene versato vino addosso, e a calci e spintoni viene buttato fuori dal treno a Marzocca dai delinquenti. Mia figlia era su quel treno, diretta a Senigallia per prendere la navetta per andare al Mamamia, e mi ha chiamata in lacrime sconvolta per non aver potuto fare niente per evitare che il controllore fosse aggredito in quel modo. Ecco di questi tempi cosa significa prendere mezzi “sicuri” per muoversi il sabato sera. E ancora c’è chi rifiuta di prendere atto della realtà». Una ricostruzione dei fatti che però Ferrovie dello Stato contesta in alcuni passaggi, minimizzando l’accaduto. Confermata l’aggressione del dipendente, schernito, spintonato e bagnato ma non scaraventato fuori. Non controllava i biglietti ma doveva solo accertarsi che nessuno facesse danni nel convoglio. Probabilmente i bulli che erano già alticci, devono averlo scambiato per il controllore dei biglietti dal momento che i testimoni li hanno sentiti dire che non avrebbero pagato né biglietto né multe. Il dipendente della protezione aziendale è in effetti una figura professionale poco nota.

La nota ufficiale
Dalle Ferrovie rassicurano che non si è fatto male e ha proseguito a lavorare regolarmente dopo l’aggressione. Seppure riconoscono grave quanto accaduto per loro finisce lì. I bulli non sono stati identificati e hanno potuto proseguire fino alla discoteca come se nulla fosse. «Non sappiamo chi siano né di che nazionalità siano perché non sono stati fermati – spiegano dalle Ferrovie –: il dipendente sta bene e se lo riterrà opportuno potrà sporgere una querela. Proprio per garantire una maggiore sicurezza sui treni, in considerazione della corsa diretta a Senigallia, che prevedeva la presenza di molti ragazzi che sarebbero dovuti andare in discoteca, sono stati potenziati i controlli a terra e sui vagoni da parte dei dipendenti della protezione aziendale e della Polfer». Insomma per le Ferrovie i treni sono sicuri. Quanto accaduto non dovrebbe succedere ma comunque nessuno si è fatto male. 
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