Chiuso il bar dell’ospedale,
nei distributori acqua a 1 euro

Chiuso il bar dell’ospedale, nei distributori acqua a 1 euro
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Venerdì 23 Agosto 2019, 04:05
SENIGALLIA  - Morosa la società che aveva in concessione il bar dell’ospedale, chiuso nel frattempo in attesa che subentri un’altra ditta. L’Asur ha infatti provveduto alla risoluzione del contratto, dopo aver raggiunto un accordo bonario per recuperare le somme dovute, provvedendo poi a chiamare la seconda ditta in graduatoria per ristabilire quanto prima il servizio bruscamente interrotto. Intanto per gli utenti si tratta di un grande disservizio soprattutto perché ricade nel mese di agosto dove si registra un grande afflusso.

 

Chi va a far visita ad un parente o amico ricoverato, o la gente in coda al pronto soccorso, deve accontentarsi dei distributori automatici dove mezzo litro d’acqua costa 1 euro. In molti hanno lamentato il costo eccessivo. Oltretutto essendo caldo il consumo di acqua è molto più diffuso, di quanto potrebbe essere in altri periodi dell’anno. Soldi che comunque non vanno all’ospedale ma al fornitore. Il bar è stato chiuso il 18 agosto e riaprirà il 2 settembre.
Dallo scorso 1 gennaio la concessione del bar, la distribuzione automatica di cibi e bevande e la rivendita di giornali era stata assegnata, tramite un regolare bando di gara, ad una società di Salerno. Da qualche tempo però non pagava più il canone che era stato concordato in fase di appalto del servizio. Era arrivata ad accumulare un debito con l’azienda sanitaria di oltre 85mila euro. A fronte del protrarsi del mancato pagamento dei canoni concessori, l’Asur ha avviato un lungo ed articolato contraddittorio con l’impresa aggiudicataria, finalizzato a comprendere le ragioni dei riscontrati ritardi ed il loro susseguirsi. L’avvocato della società ha poi avanzato una proposta, accettata dall’azienda sanitaria.

Entrambe le parti hanno concordato la risoluzione consensuale del contratto stabilendo il recupero della somma tramite 60 rate da 1.417,18 euro a partire dal 31 agosto. Nessun problema invece è stato riscontrato nel corso dell’anno con l’azienda di Fossombrone che si occupa della distribuzione automatica di cibi e bevande in virtù di un contratto di cooperazione sottoscritto con l’Asur, esentando la società salernitana da questo ramo del servizio. Raggiunto l’accordo quindi dal 18 agosto il bar e rivendita di giornali è stato chiuso. Un’interruzione del servizio molto contestata dagli utenti che si sono chiesti spesso in questi giorni come fosse possibile chiudere il bar in piena estate, con l’affluenza raddoppiata in ospedale anche per via dei turisti.

I motivi sono riconducibili ai problemi riscontrati con il precedente gestore che non era più in grado di farsi carico dei canoni da versare all’azienda sanitaria. Mercoledì il direttore dell’Area vasta 2 ha firmato una determina per assegnare nuovamente il servizio ad un’azienda che opera nel ramo della ristorazione con sede a Vicenza.
Sarà questa dal 2 settembre a prendere in mano la gestione del bar e degli altri servizi compresa la distribuzione automatica di cibi e bevande. Per il 2019 dovrà versare all’Asur 70.760 euro, di cui 50mila come canone e il resto per le utenze. Per il 2020 e 2021 dovrà versare 212.280 euro annui di cui 150mila solo di canone. Il problema quindi verrà risolto a breve anche se ancora per poco più di una settimana il bar rimarrà chiuso. In questi giorni soprattutto i parenti dei pazienti si stanno organizzando portando da casa ciò che occorre oppure comprandolo nei bar ed edicole di strada per andare in ospedale.
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