Sindaco accusato di stalking, adesso la maggioranza scricchiola: resa dei conti sulle dimissioni

Sindaco accusato di stalking, adesso la maggioranza scricchiola: resa dei conti sulle dimissioni
Sindaco accusato di stalking, adesso la maggioranza scricchiola: resa dei conti sulle dimissioni
di Gianluca Fenucci
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Martedì 1 Febbraio 2022, 08:00

CHIARAVALLE  - Chissà se la notte ha portato consiglio o se ognuno è restato sulle proprie posizioni? Ieri sera si è svolto un incontro di Chiaravalle Domani, l’associazione che è sempre stata di supporto al sindaco Damiano Costantini ed al gruppo di maggioranza e sembra che rispetto ad alcuni giorni fa qualcosa sia cambiato: non è più così certo che il sindaco non faccia un passo indietro, dopo essere stato denunciato con le accuse di molestie e stalking ai danni di una dipendente comunale con cui aveva avuto una precedente relazione. 

La riunione

In seno al gruppo di maggioranza e all’interno dell’associazione Chiaravalle Domani, infatti, sono in diversi a sostenere che siano opportune le dimissioni del sindaco e la riunione di ieri sera, che si è protratta fino a tarda notte, potrebbe aver portato novità inattese fino a qualche giorno fa. Claudio Maderloni, ex deputato di sinistra che gode di grande stima politica a Chiaravalle e nel territorio e che è stato tra i sostenitori più convinti di Damiano Costantini e del progetto amministrativo iniziato nel 2013 e che è stato confermato con la seconda elezione del sindaco nel 2018, parla chiaro. 
«Costantini dovrebbe come minimo auto sospendersi per alcuni mesi in attesa di chiarire la situazione e per poter meglio difendersi dalle accuse – dice Maderloni - e dovrebbe seguire l’esempio del sindaco di Milano Giuseppe Sala.

In questo modo si potrebbe anche salvaguardare l’amministrazione comunale che ha ben operato fino ad oggi e che vedrebbe il vicesindaco Eleonora Chiappa assumere temporaneamente le funzioni del primo cittadino». Claudio Maderloni chiarisce anche la sua posizione in merito ai contorni della vicenda. «Non bisogna confondere il lato privato con quello pubblico della questione anche se personalmente mi sento sempre vicino ai più deboli e quindi alla donna che è stata eventualmente vittima di molestie. Però le sentenze si danno nei tribunali: l’unica cosa che mi sento di consigliare a Costantini è di fare un passo indietro e di auto sospendersi». In maggioranza sono diversi a propendere per questa soluzione e non sono escluse le dimissioni di Costantini che, del resto, i gruppi di opposizione chiedono a gran voce. E’ il caso di Fratelli D’Italia che ieri mattina ha illustrato l’interrogazione del gruppo consiliare chiaravallese, composto da Claudio Bolletta e Fabiola Ceccarelli, che è stata presentata nella sede provincia del partito in Ancona, alla presenza del commissario provinciale Stefano Benvenuti Gostoli e del portavoce di Chiaravalle, Alessandro Esposito. 

L’affondo 

«E’ paradossale e inaccettabile - dice Fabiola Ceccarelli - che sia addirittura la dipendente comunale, ovvero la persona offesa, a doversi trasferire per allontanarsi dal sindaco, e che questi invece rimanga al suo posto: il sindaco deve dimettersi». Testimonia vicinanza alla dipendente comunale anche la Rete Femminista Marche. «Nessuno ha mostrato convinta solidarietà alla vittima di violenza – scrive Molto+di194 Rete Femminista Marche – ed è incredibile come il consiglio comunale sia rimasto muto nonostante gli abusi sulla vittima siano continuati per due anni all’interno del palazzo comunale. L’artefice della violenza è un uomo acculturato e tronfio del potere esercitato in quanto sindaco».

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