Si è dimessa e lavorerà a 60 km di distanza la dipendente che ha denunciato per stalking il sindaco

Si è dimessa e lavorerà a 60 km di distanza la dipendente che ha denunciato per stalking il sindaco
Si è dimessa e lavorerà a 60 km di distanza la dipendente che ha denunciato per stalking il sindaco
di Gianluca Fenucci
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Martedì 15 Febbraio 2022, 04:55 - Ultimo aggiornamento: 10:39

CHIARAVALLE-  Si sobbarcherà 120 chilometri al giorno pur di ritrovare un po’ di serenità e la tranquillità di lavorare in un ambiente diverso. Da ieri la dipendente comunale che ha denunciato il sindaco Damiano Costantini per stalking, atti persecutori e molestie e che si è dimessa volontariamente dal suo ruolo, ha preso servizio al comune di Fabriano anche se continuerà a risiedere a Chiaravalle e farà la pendolare con il treno. Nella città della carta avrà un significativo ruolo dirigenziale: anche a Chiaravalle però dirigeva un importante settore comunale, quello che si occupa di bilancio e finanziamenti europei e statali.

Ferita e delusa

Il suo stato d’animo è quello di una persona ferita e delusa e non lo ha mai nascosto a quanti gli sono vicini. La dirigente ha sottolineato più volte come tutti fossero a conoscenza di quanto accadeva all’interno degli uffici comunali. «Tutti sapevano tutto da almeno un anno – aveva detto pochi giorni dopo che la sua denuncia nei confronti del sindaco era divenuta di dominio pubblico – dagli amministratori ai politici, ai dipendenti comunali. Alcuni colleghi con la C maiuscola mi hanno sempre mostrato vicinanza e solidarietà, altri hanno probabilmente avuto paura di eventuali conseguenze». La dirigente aveva sottolineato come aveva vissuto un periodo molto difficile all’interno del municipio, fino a quando aveva deciso di denunciare i fatti. 
Il suo racconto, in cui descriveva il clima pesantissimo che avrebbe sofferto dopo l’interruzione di una relazione sentimentale con il sindaco Damiano Costantini, ha indotto il gip del Tribunale di Ancona Carlo Masini, su richiesta della Procura, a emettere a fine novembre scorso una misura cautelare che vieta al sindaco di avvicinarsi alla dirigente comunale, limitando addirittura gli spostamenti del primo cittadino all’interno del palazzo municipale. «Come ti ho fatta arrivare alle stelle ti porterò alle stalle, e devi tutto a me, te la farò pagare», l’avrebbe minacciata il sindaco Costantini, avvocato di 51 anni. 
Alla dirigente sono giunti gli attestati di solidarietà ed i messaggi di vicinanza da molti.

Giovanni Spinsanti, ex consigliere comunale e capogruppo di Italia Viva, torna a criticare duramente sindaco e giunta. «Ci voleva un consiglio straordinario per dar lustro alla straordinaria ipocrisia della lista Chiaravalle Domani che si fregia dell’onore di far quadrato intorno all’arroganza del loro sindaco. Una delusione anche l’atteggiamento degli assessori Favi e Togni. Il primo ha evitato di rispondere all’interrogazione se fosse vero o meno che lo abbiano sentito gli inquirenti nelle loro indagini, Togni invece, in quanto nuovo assessore al personale, dovrebbe sapere cosa accade ai dipendenti comunali e invece è caduto dalle nuvole».

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