CHIARAVALLE - «Solo se mi baci i piedi puoi andare alla festa»; «la donna deve essere sottomessa al marito»; «Ti farò passare una settimana d’inferno». Sono solo alcune delle frasi che un 42enne di Chiaravalle avrebbe pronunciato nei confronti dell’ormai ex coniuge, creando – stando alla procura – un contesto di continue vessazioni e mortificazioni morali, verificatesi tra le mura domestiche.
Episodi che ora dovranno essere vagliati in aula, a partire dal 14 dicembre 2022. Ieri mattina, infatti, il 42enne è stato rinviato a giudizio dal gup Francesca De Palma con l’accusa di maltrattamenti in famiglia.
L’ex moglie si è costituita parte civile, attraverso l’avvocato Alessandra Atzori.
A spingere la coppia a continui litigi sarebbe stata, secondo quanto emerso, l’eccessiva gelosia di lui, ai limiti dell’ossessione e del controllo. In sede di denuncia, la vittima avrebbe delineato la figura di un marito-padrone, capace di esercitare un ruolo di controllo, sottomissione e prevaricazione morale. Più volte al giorno l’avrebbe chiamata, lei casalinga, per sapere i suoi spostamenti e con chi fosse. In alcune occasioni, il 42enne si sarebbe accanito sui mobili della casa.
E poi, l’imputazione parla di minacce e aggressioni verbali: «Prima ti ammazzo e ti metto sotto terra», «non vali nulla, sei solo una bambola gonfiabile». Dopo la denuncia della vittima, tra i due è inizio un percorso di separazione. La difesa non è ricorsa a riti alternativi sicura di poter arginare le accuse nel corso del dibattimento.
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