«Io sono il capo della mafia». Minaccia e deruba gioielliere in pieno centro

«Io sono il capo della mafia». Minaccia e deruba gioielliere in pieno centro
«Io sono il capo della mafia». Minaccia e deruba gioielliere in pieno centro
di Gianluca Fenucci
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Venerdì 4 Settembre 2020, 02:50

CHIARAVALLE  - Momenti di terrore ieri alle 11 per una rapina alla gioielleria Arte & Oro in corso Matteotti. Un 32enne chiaravallese, M.C., con seri problemi psicologici, è entrato nel negozio ed ha minacciato il titolare Federico Raffaeli e la moglie Ottavia. «Io sono il capo della mafia – le parole minacciose dell’uomo rivolte al titolare della gioielleria – e mi devi dare tutto quello che hai in tasca». 

Raffaeli conoscendo bene il trentaduenne non ha dato troppo peso alla cosa, ma poi la situazione è degenerata perché M.C. ha sfoderato un coltello e l’ha appoggiato su uno dei tavoli della gioielleria. La moglie del titolare si è spaventata alla vista dell’arma mentre l’uomo continuava ad inveire e minacciare Raffaeli, intimandogli di mettere le mani in tasca per dargli ciò che voleva. Il negoziante ha tirato fuori dalla tasca 100 euro e le ha date all’uomo armato di coltello, che è uscito temporaneamente dal negozio e ha preso di mira gli orologi in vetrina. Una donna che stava assistendo alla scena ha telefonato ai carabinieri. M.C. è rientrato nella gioielleria e, sempre armeggiando con il coltello, si è fatto consegnare una dozzina di orologi che ha messo in una busta.


 
Raffaeli, conoscendolo ed avendo visto che il giovane non era lucido, ha cercato di rabbonirlo e di portarlo verso la pasticceria che si trova accanto alla gioielleria, dove l’uomo ha continuato ad urlare frasi senza senso. In quel frangente sono giunti i carabinieri, armati e protetti dai giubbotti antiproiettile. L’uomo ha cercato di fuggire con la busta contenente gli orologi, non tra quelli di maggior valore esposti nella gioielleria, ed i 100 euro sottratti al commerciante. La fuga però è durata poco. I carabinieri lo hanno intercettato in prossimità del bar Piccadilly e lo hanno immobilizzato e portato in caserma. «Abbiamo avuto molta paura – dicono Federico e Ottavia Raffaeli – ma siamo vicini alla famiglia del ragazzo e speriamo che finalmente possa ricevere cure adeguate. Gli oggetti e i soldi che erano stati sottratti ci sono stati restituiti e ringraziamo i carabinieri di Chiaravalle per essere prontamente intervenuti». L’uomo è stato arrestato con l’accusa di rapina a mano armata ed è stato trasferito all’ospedale di Torrette dove, viste le sue condizioni psicofisiche precarie, è stato trattato con un’alta dose di sedativi. In precedenza si era reso protagonista di altri gravissimi comportamenti a causa dei quali i carabinieri erano già sulle sue tracce. In mattinata aveva dato in escandescenze al bar Baraonda, e sottratto soldi a due anziane donne minacciate sempre con il coltello. Inoltre anche all’avvocato Marco Torelli aveva chiesto insistentemente dei soldi in prossimità del Piccadilly.

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