Aggressione choc davanti al cimitero: «Una coppia ci ha tagliato la strada e presi a botte, lei era incinta»

Aggressione choc davanti al cimitero: «Una coppia ci ha tagliato la strada e presi a botte, lei era incinta»
Aggressione choc davanti al cimitero: «Una coppia ci ha tagliato la strada e presi a botte, lei era incinta»
di Gianluca Fenucci
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Martedì 24 Maggio 2022, 08:22 - Ultimo aggiornamento: 25 Maggio, 08:45

CHIARAVALLE - Nel luogo del silenzio, della comprensione e del rispetto per antonomasia, il cimitero comunale, domenica pomeriggio è accaduto un episodio grave di violenza e minacce. Erano le 17 di domenica scorsa 22 maggio, quando una coppia chiaravallese sui 50 anni - Linda e suo marito Massimiliano - stavano lasciando il cimitero di Chiaravalle dopo essere andati a visitare le tombe di alcuni cari, tra cui quella del padre di lei deceduto pochi mesi fa. 

Sono usciti dal cimitero, si sono messi in macchina e hanno ripreso via San Bernardo, dirigendosi verso la loro casa di Chiaravalle.

Pochi attimi dopo si sono visti superare da una Fiat 500 X di colore scuro condotta da un giovane, che stando al racconto di Linda e del marito doveva avere una trentina d’anni, che aveva accanto in auto la moglie coetanea e in stato interessante. «In un attimo – racconta ancora terrorizzata dall’accaduto Linda, che risiede in città con la famiglia – la Fiat 500 ci ha sbarrato la strada, bloccandoci letteralmente: il tutto è avvenuto in via San Bernardo quella che porta al cimitero e che è molto transitata soprattutto nei giorni festivi. Dalla macchina è sceso il trentenne molto adirato non si sa per quali ragioni e che ci minacciava ad alta voce. Sono scesa dalla mia auto e gli ho chiesto spiegazioni dei motivi di tanta cattiveria, visto che non avevamo fatto nulla di irregolare e neppure lo conoscevamo».

Insulti

Ma dall’altra parte non c’era affatto voglia di chiarirsi. «Quell’energumeno - racconta l’aggredita - non mi ha neanche fatto parlare, insultandomi pesantemente: la moglie è scesa dalla loro macchina e mi ha preso per il collo, stringendolo forte e causandomi un forte dolore mentre il marito ha iniziato a picchiarmi con violenza: una scena terrificante di quelle che si vedono nei film».
Linda non riesce neppure a parlare, tanta è ancora la paura nel ripensare al drammatico episodio. E i coniugi chiaravallesi non riescono a dars una spiegazione del perché dell’aggressione. Una mancata precedenza? «Non ci siamo accorti di nulla, nessuno ci ha suonato o lampeggiato», lo escludono i coniugi aggrediti. «Sono sceso dalla nostra macchina con il cellulare in mano – continua il marito – perché volevo chiamare i carabinieri e il giovane mi è venuto addosso con violenza, cercando di strapparmi il cellulare dalle mani: poi ha cominciato a spingermi ripetutamente e mi ha fatto cadere pesantemente a terra, causandomi la frattura di alcune costole e la rottura dei tendini della cuffia dei rotatori della spalla sinistra. Ci hanno picchiato selvaggiamente poi i due mentre tanti automobilisti che rientravano dal mare assistito alla scena ma nessuno di loro è intervenuto e ci ha prestato aiuto e soccorso».

Sotto choc

Feriti, sanguinanti e scossi dall’accaduto, Linda ed il marito hanno telefonato al 118 ed ai carabinieri, chiedendo aiuto: un’autoambulanza è intervenuta e ha condotto la malcapitata coppia chiaravallese al pronto soccorso dell’ospedale di Jesi. Linda ed il marito, che hanno subito vari traumi, hanno sporto denuncia ai carabinieri, allegando anche il numero della targa della Fiat della coppia che li ha aggrediti. Da un primo accertamento, sarebbe una coppia residente in un paese dei Castelli di Jesi 

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