ANCONA- Un passo in avanti importante e nella giusta direzione. Ieri mattina Il presidente di CNA Costruzioni, Giampiero Cardinali e la responsabile Elisabetta Grilli hanno incontrato il Presidente della Provincia di Ancona, Daniele Carnevali insieme agli uffici tecnici per illustrare la possibilità da parte dell'ente di procedere sul "modello Treviso", acquistando i crediti derivanti da bonus edilizi dagli istituti di credito, permettendo quindi il rinnesco del meccanismo di cessione dei crediti di imposta dalle imprese alle banche.
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Il dettaglio
Dalle parole ai fatti, dunque. La CNA ha mostrato alla Provincia i benefici diffusi di questo meccanismo, sottolineando con forza la bontà dell'operazione. Sono i numeri, infatti, a raccontare l'importanza di questa operazione che vede la CNA di Ancona promotrice. Nelle Marche infatti gli investimenti ammessi a detrazione a fine 2022 sono oltre 1 miliardo e 600 milioni, divisi in circa 3.000 cantieri di cui circa il 75% portato a compimento.
«Questo modello, al centro dell'attenzione di numerosissimi enti in tutta Italia, prevede che gli Enti Locali quantifichino gli oneri che possono essere portati in detrazione e predispongano l'acquisto dei crediti - spiega Elisabetta Grilli -. È un meccanismo in cui tutti vincono. L'acquisto infatti avverrebbe ad un prezzo "scontato" e il differenziale permetterebbe all'ente un risparmio importante da riversare poi sulla spesa corrente».
L'operazione si svolgerebbe sui cassetti fiscale delle banche le quali, a oro volta, saranno impegnate nell'acquisire nuovi crediti e assegnare nuovi plafond verso le imprese sbloccando quindi tutti quei cantieri al momento congelati.
«Siamo molto soddisfatti della disponibilità raccolta dal presidente Carnevali e dalla Provincia di Ancona - sottolinea il presidente di CNA Costruzioni di Ancona, Giampiero Cardinali - Da questa possibile filiera fra enti locali, istituti bancari ed imprese può ripartire un meccanismo determinante per centinaia di artigiani e lavoratori. Liberare i cassetti fiscali delle imprese non vuol dire infatti solo evitare tragiche chiusure o fallimenti, bensì ma nuova e vitale linfa per famiglie e aziende del territorio».
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