Cerreto sotto choc per Alfredo Canavari: il poliziotto di 49 anni sepolto da una valanga sul Monte Bianco



Alfredo Canavari durante una delle sue imprese: aveva 49 anni ed era un poliziotto in servizio in Valle d Aosta
Alfredo Canavari durante una delle sue imprese: aveva 49 anni ed era un poliziotto in servizio in Valle d’Aosta
di Marco Antonini
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Sabato 22 Maggio 2021, 04:50 - Ultimo aggiornamento: 23 Maggio, 10:02

CERRETO D’ESI  - Cerreto d’Esi sotto choc per la scomparsa, a soli 49 anni, del poliziotto Alfredo Canavari. L’uomo, insieme al giovane Alessandro Letey (32 anni), è morto travolto da una valanga sul versante francese del Monte Bianco, a circa 3800 metri di quota. Sono due noti freerider valdostani che, giovedì, durante una discesa fuori pista in un canale nella zona del bacino di Argentière hanno visto la fine. I due sciatori erano considerati tra i più forti freerider delle Alpi, esperti di fuori pista, già protagonisti di discese mai tentate in precedenza, tra cui quelle dalle pareti Nord della Grivola e della Becca di Nona.

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Nel comprensorio fabrianese a dare la notizia è il sindaco di Cerreto d’Esi, David Grillini: «Abbiamo appreso la prematura scomparsa del nostro concittadino Alfredo, uno sportivo molto esperto da tempo trasferitosi in Valle d’Aosta.

Purtroppo è stato vittima di una valanga sul versante francese del Monte Bianco. Come tutta la comunità cerretese, rimaniamo attoniti e ci uniamo al cordoglio della famiglia, molto conosciuta e stimata a Cerreto d’Esi». Tutto è successo in pochi istanti e a nulla sono serviti i soccorsi. «Gli accumuli di neve e un forte vento in quota hanno contribuito all’instabilità del manto nevoso e il passaggio degli sciatori ha staccato una placca a vento» ha riferito la gendarmeria francese di Chamonix su Facebook. La valanga si è staccata sull’Aiguille Verte, a quasi 3.800 metri di quota. La massa di neve ha percorso circa 800 metri, travolgendo i due freerider che si trovavano sullo scivolo glaciale. Non ci sono testimoni.

L’allarme è scattato nel pomeriggio di giovedì, dopo una segnalazione dei familiari. Giunti sul posto in elicottero, durante il sorvolo del ghiacciaio di Argentière, i soccorritori hanno visto il corpo di una vittima; la seconda salma è stata individuata da squadra a terra poco dopo dai soccorritori della Gendarmeria. Alfredo Canavari era un poliziotto da più di 20 anni in servizio alla sottosezione della polizia di frontiera del traforo del Gran San Bernardo. Lascia la moglie e la figlia. 


Maestro di snowboard, è stato tra i protagonisti, nel 2018, della discesa della parete nord-ovest della Grivola insieme, tra gli altri, ad Alessandro Letey, grande appassionato di ciclismo “downhill” oltre che di sci ripido. «La famiglia è molto stimata a Cerreto d’Esi. Recentemente ci ha lasciato anche il padre di Alfredo, storico preside della nostra città. Alfredo Canavari, dopo le nozze, si è trasferito in Valle d’Aosta. Aveva fatto dello sport la sua vita. Lo ricordiamo con affetto e abbracciamo virtualmente i familiari» dice il vicesindaco, Michela Bellomaria.


Nel sito www.aostasnowboardclub.com è proprio lui che si presenta in prima persona. «Fin da piccolo ho sempre avuto una smisurata passione per la vita all’aria aperta e per le attività a contatto con la natura. Surf, snowboard, mountain bike, arrampicata e pesca a mosca scandiscono il passaggio delle mie stagioni. Adoro il lato esplorativo delle attività sportive. Pratico snowboard dalla fine degli anni ‘80 – scriveva recentemente Canavari. - Abito in Valle d’Aosta per vivere a contatto con le mie montagne. Sono maestro dal 2006 e con impegno e dedizione cerco di trasmettere la mia passione per questo sport. Quando la neve è polverosa e profonda difficilmente manco l’appuntamento. Il mio motto è: “Se non ti diverti non ne vale la pena!”». La prossima settimana le esequie: con molta probabilità di svolgeranno mercoledì prossimo a Cerreto d’Esi, con l’arrivo della salma non prima di martedì.

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