Centro di Ancona, sosta da incubo: «Dateci più parcheggi, i clienti scappano via»

Centro di Ancona, sosta da incubo: «Dateci più parcheggi, i clienti scappano via»
Centro di Ancona, sosta da incubo: «Dateci più parcheggi, i clienti scappano via»
di Andrea Maccarone
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Giovedì 9 Marzo 2023, 02:30 - Ultimo aggiornamento: 15:35

ANCONA Ùn’ora per trovare parcheggio in centro. E quando si riesce nell’impresa, basta sgarrare di pochi minuti per ritrovarsi con la ricevuta della sanzione che fa capolino sul parabrezza. «Lunedì hanno multato pure la mia auto parcheggiata vicino al mio negozio» lamenta Giorgio Pavani, titolare della boutique d’abbigliamento Lay Line in Largo Sacramento. La politica della tolleranza zero, sommata al grave deficit di posti auto, ha dirottato la clientela verso i maxi-contenitori dotati di posti auto. «Quando piove la gente preferisce andare nei centri commerciali, perchè il traffico in centro si intasa ed è impossibile parcheggiare» riferisce Giovanni Molinari, titolare del negozio Twins tra l’altro prossimo alla chiusura. 


Fuga dal centro 

La forte carenza di posteggi tiene alla larga soprattutto la clientela da fuori città «che per evitare di ritrovarsi strozzati in una viabilità strana, tra deviazioni e continui cambi di marcia, preferisce rivolgersi altrove» afferma Toni Tanfani, titolare della boutique Gisa.

Fino al punto che qualcuno si vede costretto ad improvvisarsi chaffeur per i propri avventori: «una volta sono dovuto andare io a parcheggiare l’auto di un cliente che veniva dalla provincia, perchè non conoscendo bene la zona, e dopo aver trascorso lungo tempo al volante imbottigliato per le vie della città, non sapeva più dove mettere l’auto» racconta Christian Galeazzi, titolare di Milton. «Altri, addirittura, mi hanno detto che preferiscono andare all’outlet che abbiamo in corso Amendola - continua il commerciante - pur di non dover affrontare l’incubo del parcheggio in centro». «Così non facciamo altro che perdere un’opportunità importante per diventare il centro commerciale naturale nel cuore della città - spiega il gallerista Giancarlo Giacchini -. Per risvegliare il commercio serve intervenire su più fronti: posti auto prima di tutto, poi eventi e arredo urbano». L’unica chance è imbucare l’ingresso dei park coperti. 

Park obsoleti

«Ma il Traiano è ormai obsoleto - riprende Molinari - i box sono troppo piccoli per le auto di oggi e la gente lo evita». Allora il Cialdini: «ma non è poi così capiente - continua il commerciante - e il Pertini è molto costoso». «Abbiamo i tagliandi sconto del 25% per il parcheggio Pertini, ma la gente non lo sa» ribatte Galeazzi. Dunque al commercio del centro città servono alternative immediate. 

Le soluzioni 

Il coro degli esercenti diventa una voce sola quando si tratta di intravedere una via d’uscita dall’imbuto della mancanza dei parcheggi: «aprire il porto alle auto» suggerisce Gioacchini. «Almeno per il periodo delle festività natalizie sia concesso l’utilizzo dello Scalo Vittorio» precisa Pavani. «Il porto è una zona strategica per ricavare posti auto, bisogna individuare un’area» riprende Tanfani. Altrimenti non resta che riprendere una vecchia idea che, però, i commercianti del centro non hanno mai abbandonato: «l’ex liceo Savoia - rincara il gallerista -, anche se sarebbe una soluzione a lungo termine. Come il park San Martino, annunciato tante volte, ma ancora è tutto fermo».

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