Il richiamo illegale per quaglie squarcia il silenzio della notte: allarme dei vicini, cacciatori denunciati

Castelplanio, il richiamo illegale per quaglie squarcia il silenzio della notte: allarme dei vicini, cacciatori denunciati
Castelplanio, il richiamo illegale per quaglie squarcia il silenzio della notte: allarme dei vicini, cacciatori denunciati
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Giovedì 14 Novembre 2019, 12:50 - Ultimo aggiornamento: 7 Marzo, 10:42

CASTELPLANIO - Quel richiamo per quaglie, così insistente per tutta la notte, sembrava proprio artificiale e quindi illegale: identificati e denunciati i due cacciatori.

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Nei giorni scorsi i Carabinieri Forestali di Senigallia, a seguito di segnalazione, hanno denunciato due giovani cacciatori sorpresi ad esercitare attività venatoria con ausilio di un richiamo acustico illegale nel comune di Castelplanio. Nelle ore notturne precedenti alla battuta di caccia, alcuni cittadini avevano segnalato un insistente richiamo di quaglie provenire da un campo in area Agro di Castelplanio, che per la ripetitività e intensità del suono poteva essere un richiamo elettronico vietato. I Forestali sono intervenuti individuando dapprima il dispositivo illegale ancora in funzione, e poi appostandosi in attesa di individuare i responsabili. Dopo alcune ore di appostamento i militari accertavano l’arrivo di due giovani cacciatori, un 24enne di Ostra Vetere e un 27enne di Serra de Conti, i quali si portavano verso il dispositivo illegale, ne controllavano la presenza e iniziavano ad esercitare la caccia nel tentativo di abbattere le quaglie attirate illegalmente durante le ore notturne. I richiami elettronici riescono ad attirare anche decine di quaglie durante le nottate di intensa migrazione, per questo motivo sono considerati illegali dalla normativa nazionale e dell’Unione Europea e vietati in quasi tutti gli stati membri.
Accertato l’utilizzo del richiamo vietato, i  militari intervenivano prontamente sorprendendo i due cacciatori, ai quali venivano sequestrati i fucili e la selvaggina abbattuta, oltre al richiamo elettronico. I due denunciati alla Procura della Repubblica di Ancona, rischiano le ammende previste dalla legge sulla caccia per chi utilizza mezzi vietati ed il ritiro del porto d’armi.

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