Hanno un volto e un nome i teppisti autori del lancio di pietre sulle auto: sono tutti minorenni, traditi dalle spycam

Hanno un volto e un nome i teppisti autori del lancio di pietre: sono tutti minorenni, traditi dalle spycam
Hanno un volto e un nome i teppisti autori del lancio di pietre: sono tutti minorenni, traditi dalle spycam
di Arianna Carini
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Sabato 1 Maggio 2021, 09:01 - Ultimo aggiornamento: 21:24

CASTELFIDARDO  - Hanno un volto e un nome i responsabili del lancio di pietre sulle vetture in transito in via della Stazione. Dopo le prime segnalazioni, la svolta è arrivata martedì sera, quando un automobilista è stato centrato da un grosso masso scagliato dall’alto del parco del Monumento e solo per un caso è rimasto illeso.

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Estrapolando le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza presenti nella zona, gli uomini dell’Arma dei carabinieri, in collaborazione con la Polizia locale, sono riusciti ad individuare gli autori del macabro gioco, tutti minorenni. 


Le indagini non sono ancora concluse.

Vista la gravità del gesto, nonostante la giovane età, non è però escludibile che alla banda di ragazzini possano essere contestate accuse molto pesanti. Nascosto dalla vegetazione, nella scarpata che sovrasta la strada per Osimo Stazione, le forze di polizia hanno rinvenuto un vero arsenale: massi grandi più del palmo di una mano, pesanti anche 4-5 chili, trascinati per decine di metri oltre i sentieri ufficiali del parco dentro vecchi secchi di vernice. “Munizioni” pronte ad essere scaraventate sui mezzi in transito, come quella che martedì avrebbe potuto uccidere l’automobilista e padre di famiglia, ferendolo alla testa anziché sfondare il finestrino posteriore destro dove non si trovava nessuno. 


Un episodio allarmante avvenuto attorno alle 19, orario in cui via della Stazione è molto trafficata, nel tratto prima dello svincolo per il cimitero, mentre il Parco delle Rimembranze era ancora aperto. A raccontarlo su Facebook è stato lo stesso automobilista, invitando i fidardensi alla prudenza. «Purtroppo ho saputo che non è la prima volta che succede – ha aggiunto l’uomo, residente in città -. Ad un signore è stato rotto il vetro del passeggero posteriore, ad un altro la pietra ha preso il tetto della macchina. Per fortuna nessuno leso».

Difficile pensare che chi ha sollevato quei massi così ponderosi, per quanto giovane non si sia reso conto delle possibili conseguenze del loro lancio sulla strada sottostante. Un aspetto inquietante al vaglio delle forze dell’ordine, che ha scosso la comunità fidardense. «E’ un fenomeno odioso per la pericolosità e perché colpisce a caso cittadini inermi. Sono sicuro che presto le forze dell’ordine individueranno i colpevoli» ha commentato l’accaduto il sindaco Ascani. «Già da qualche tempo giravano voci sul fatto – hanno evidenziato Cingolani e Cola di FdI -. È necessario trovare chi si diverte a compiere questi atti e fermarli subito». 


Un «fatto gravissimo» hanno stigmatizzato Piatanesi e Santini di PD-BiC –. Avremmo potuto assistere anche al ferimento o al decesso di una persona». Un «episodio criminale» nonché «il segnale del disagio di una fascia di età rimasta priva di riferimenti in questo periodo storico» ha sottolineato Russo di SP. E, purtroppo, un fenomeno non isolato. A seguito della testimonianza dell’automobilista, alcuni residenti hanno infatti riferito il tiro di «pietre lungo la discesa dopo la chiesa di Sant’Antonio» a Fornaci. Episodi simili si sarebbero verificati in passato anche a Sant’Agostino e in via Filzi, dove gli abitanti hanno denunciato più volte il lancio di bicchieri e bottiglie da via Battisti. 

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