I ladri riescono a rubare i gioielli mentre l’ex assessore è in casa

I ladri riescono a rubare i gioielli mentre l’ex assessore è in casa
I ladri riescono a rubare i gioielli mentre l’ex assessore è in casa
di Arianna Carini
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Venerdì 6 Novembre 2020, 07:10

CASTELFIDARDO  - Ladri che frugano ovunque. Nella biancheria intima e nei cassetti, persino fra i colori dei nipotini. Violando l’intimità, rubando i ricordi più cari e, fatto ancora più grave, portandosi via per sempre quella sensazione di protezione e sicurezza che è un bisogno primario all’interno delle mura domestiche.

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Una scena da incubo che in pochi istanti sì è palesata nitidamente agli occhi dell’ex assessore alla Polizia Locale di Castelfidardo, Virgilio Gerilli, nel momento in cui ha realizzato di essere stato visitato dai ladri mentre era in casa con la moglie. «Erano all’incirca le 18.30 di martedì.

Mi trovavo davanti al computer in una stanza del reparto notte mentre mia moglie era in procinto di preparare la cena con la televisione accesa – ripercorre quegli attimi Gerilli, 77 anni, dal 2001 al 2006 nella Giunta Marotta - Non ho avvertito alcun rumore, a un certo punto però ho visto accendersi la luce in un’altra camera. Ho pensato fosse lei e non ho prestato attenzione alla cosa. Solo dopo l’ho ricollegata a quanto era appena accaduto: erano i ladri che, muovendosi lungo il corridoio a pochi metri da me, stavano mettendo a soqquadro la cameretta dove giocano i nipoti e la nostra camera matrimoniale. Una sensazione bruttissima, di violazione e profonda insicurezza che, a distanza di un paio di giorni, non ci fa ancora dormire tranquilli». 


Come per gli altri furti denunciati nelle ultime settimane, i malviventi si sono introdotti nell’abitazione dell’ex politico alle Fornaci con la tecnica del buco sugli infissi. Una volta dentro, «hanno cercato nell’armadio, sul fondo dei cassetti e rubato alcuni monili di mia moglie – racconta Gerilli - una collanina di perle donatale dalle colleghe in occasione del suo pensionamento e due anelli in oro e diamanti che le avevo regalato circa 30 anni fa, ai quali teneva molto». L’amarezza è tanta per la perdita subita: il danno economico non indifferente, i bei ricordi svaniti ma soprattutto la profanazione del nido familiare nonostante i coniugi fossero presenti.


«Le istituzioni debbono cercare di presidiare maggiormente il territorio» rileva l’ex assessore alla Polizia Locale riproponendo un vecchio progetto avviato da Solidarietà Popolare ma poi naufragato: «Realizzare un corpo unico di Polizia Locale con i Comuni vicini, un’operazione di accentramento che porterebbe ad un grosso risparmio di personale in ufficio, a vantaggio dei controlli sul territorio».

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